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Massimo Di Cataldo, testimoni confermano: “Quel giorno picchiò la compagna”

Si aggrava la posizione del cantante, indagato per procurato aborto. Alcuni amici della ex compagna avrebbero testimoniato che la sera del 18 luglio la donna si presentò a una festa con il volto tumefatto.
A cura di B. C.
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Nuove testimonianze potrebbero inchiodare Massimo Di Cataldo, indagato a Roma per maltrattamenti in famiglia e procurato aborto ai danni dell'ex compagna, Anna Laura Millacci. La donna aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook delle foto in cui appariva con il volto tumefatto e sanguinante, affermando di essere stata malmenata dal cantante e di aver perso il bambino che portava in grembo a causa delle ferite. Come riporta il Gazzettino, negli atti del pm Eugenio Albamonte, titolare dell'inchiesta, sono finiti gli interrogatori di alcuni amici e conoscenti della Millacci. Di Cataldo ha sempre negato le percosse, ma ci sarebbero questi testimoni che dicono di aver visto il giorno del presunto pestaggio, ovvero il 18 giugno scorso, con il viso segnato e in uno stato di disperazione. “E’ vero la sera ha partecipato ad un party al Fleming, organizzato dal pittore Riccardo Natili al ristorante La Villa di Roma” hanno raccontato agli inquierenti. “Ma il pomeriggio piangeva a dirotto ed era piena di lividi. I segni degli schiaffi erano evidenti”. Oltre a queste nuove deposizioni, in settimana arriverà anche la perizia del medico legale nominato dalla Procura, che dovrà visitare la Millaci per capire la compatibilità di eventuali segni con le immagini postate su Facebook.

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