“Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere, avrebbe provato ad impiccarsi”
Massimo Bossetti, attualmente sotto processo con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, avrebbe tentato il suicidio sabato sera nel carcere di Bergamo. Secondo quanto riportato da La Stampa, lo stesso muratore lo avrebbe confidato alla moglie Marita Comi. La donna, sconvolta, si sarebbe poi rivolta all'avvocato Claudio Salvagni. Quest'ultimo ha spiegato:
"Quando l’ho saputo mi sono precipitato in carcere. Massimo mi ha raccontato di aver avuto un momento di debolezza. Per un attimo gli si è spenta la luce. Per fortuna adesso sta bene ed è più tranquillo, abbiamo parlato a lungo degli ultimi giorni, dell’udienza di venerdì e di quello che ci aspetta. In ogni caso chiederemo all’istituto una relazione per capire cosa è successo".
I fatti si sarebbero verificati dopo l'udienza di venerdì scorso. L'uomo, in un momento di debolezza, avrebbe tentato di suicidarsi ricorrendo all'uso di una cinghia. Il tentativo di impiccarsi, però, sarebbe stato sventato grazie a qualcuno che è intervenuto tempestivamente. Al momento non è dato sapere se si sia trattato di un altro detenuto o del personale carcerario.
Massimo Bossetti sta bene. Il gesto non ha causato alcuna conseguenza. Sarebbero, però, aumentate le misure precauzionali nei suoi confronti. Il direttore del carcere Antonino Porcino si è limitato a commentare seccamente: "Non so nulla". Proprio nei giorni scorsi, la psicologa Anna Maria Casale aveva rivelato l'intenzione di Bossetti di ricorrere al suicidio per porre fine alla sua situazione:
"A me sembra una persona abbastanza semplice. Lui mi ha parlato del primo periodo in carcere, in cui era in isolamento e alla grande sofferenza che ha provato in quel periodo. Gli ho chiesto anche se avesse mai pensato di suicidarsi, lui mi ha detto di sì, che ha avuto dei gravi momenti di sconforto. Però non l'ha fatto per sua moglie e per i suoi figli".