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Massacrato per un paio di occhiali: così è stato ucciso Cristan. Le inutili suppliche: “Non tormentatemi”

Una violenza brutale e gratuita quella del gruppo che il 14 ottobre ha aggredito Cristian Martinelli, 34 anni, picchiato a sprangate in stazione a Casale Monferrato (Alessandria). Fra i 5 indagati, in carcere anche un minorenne.
A cura di Biagio Chiariello
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Cristian Martinelli (foto Facebook)
Cristian Martinelli (foto Facebook)

Lo hanno insultato per gli occhiali vistosi che indossava, poi l'hanno pestato senza pietà, con calci, pugni e una spranga di ferro in pieno giorno alla stazione di Casale Monferrato (Alessandria). Così è stato ucciso Cristian Martinelli, 34 anni, di Morano sul Po, deceduto due giorni dopo in ospedale a causa delle ferite riportate.

Nella notte sono stati arrestati quattro giovani ritenuti responsabili dell'aggressione nei confronti della vittima. Sono un ventunenne italiana, due diciottenni ed un sedicenne (di origini marocchine) che si aggiungono al ventenne moldavo già in carcere da un mese. Per loro l’accusa è di omicidio preterintenzionale

La dinamica, ricostruita dai carabinieri in conferenza stampa, restituisce uno "spaccato di disagio" su cui gli stessi investigatori chiedono di "riflettere e intervenire". Sono le 12.30 del 14 ottobre e Cristian arriva alla stazione per tornare a casa dopo aver effettuato una visita medica. Il pestaggio inizia intorno alle 12,30 quando Cristian, dopo una visita medica, arriva in stazione per tornare a casa.

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Si imbatte nel gruppo, che conosceva, e con cui avrebbe già avuto screzi. I ragazzi iniziano a prenderlo in giro per i vistosi occhiali da sole griffati cui è molto affezionato – comprati con mamma Marinella al centro commerciale Cittadella qualche tempo prima – è spintonato sulla banchina del binario 1.

"Non tormentatemi" è la supplica del 34enne. È la 21enne italiana ad insultarlo, minacciarlo e spintonarlo con maggiore veemenza. "Questi sono miei fratelli" urla. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, la giovane mantiene un atteggiamento protettivo verso il branco e minaccioso verso possibili interventi di difesa da parte di chi anche incidentalmente assiste.

Uno dei 3 marocchini – due fratelli sono già indagati per rissa – toglie gli occhiali al 34enne e lo colpisce pugno al viso, Cristian cade ed è accerchiato. Spunta anche una spranga di ferro con cui è ripetutamente colpito, poi ritrovata dietro il chiosco automatico per le fotografie.

L'uomo prova ad allontanarsi ma finisce per cadere sul binario, poi si rialza, va verso la banchina del binario 2, ma ricade a terra; quindi ritorna sul luogo dell'aggressione, entra nell'atrio della stazione, ma qua è di nuovo colpito per poi allontanarsi verso i giardini dove, notato da alcuni passanti, è soccorso per poi essere trasportato in ospedale.

Troppo tardi. Cristian muore due giorni dopo in ospedale per le gravi ferite riportate.

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