Mascherine all’aperto: i luoghi in cui non sono obbligatorie
Con il nuovo Dpcm che sarà approvato nelle prossime ore e che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 7 ottobre, l'uso delle mascherine tornerà obbligatorio in tutta Italia per contenere la diffusione del Coronavirus, dopo che la curva dei contagi ha cominciato a crescere di nuovo dall'inizio del mese di settembre. Il provvedimento, già adottato da una serie di regioni, come Campania, Lazio, Sicilia e Basilicata, dovrebbe essere osservato almeno fino alla fine del mese su tutto il territorio nazionale e chi non lo farà rischierà multe salate, fino a tremila euro. Ma ci saranno delle eccezioni, dei luoghi in cui, pur essendo all'aperto, si potrà non indossare il dispositivo di protezione individuale. Li ha elencati questa mattina il Sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa.
"Le mascherine – ha precisato questa mattina Zampa intervenendo a Radio anch'io su Rai Radio 1 – non sono previste quando si è lontano dagli altri, per esempio se va in campagna, in giardino, nel proprio orto, a camminare nei boschi, in spazi desolati, se sì è in bici, in moto e in auto da soli o con i propri congiunti. Se invece si è in luoghi chiusi, in palestra, in auto con gli amici, per strada con persone vicine e all'aperto insieme ad altre persone, allora le mascherine vanno indossate". Insomma, la parola d'ordine è ancora volta: distanziamento sociale. "Serve un comportamento uniforme – ha aggiunto infine il sottosegretario – in tutto il paese e un messaggio semplice. Non siamo diventati pazzi. La mascherina va indossata sempre dove ci sono altre persone vicine". In attesa che arrivi il vaccino, osservare le tre regole per il contrasto al virus, e cioè uso della mascherina, divieto di assembramenti e lavaggio frequente delle mani, è di fondamentale importanza. Per questo, chi non lo fa rischia grosso: "Le sanzioni sono pesanti ma non più di prima. Adesso ci sarà una grande stretta nei controlli. Un paese che mette delle regole deve avere dei controlli – ha concluso Zampa -. C'è anche la possibilità di mettere in campo l'esercito e si rischiano sanzioni da 400 a 3 mila euro".