Mascherina obbligatoria per attività motoria all’aperto ma non per chi corre: cosa dice il Viminale
L'uso della mascherina è obbligatorio all'aperto anche per coloro che fanno attività motoria. Lo ha precisato il Viminale in una circolare firmata nella serata di ieri dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi con la quale vengono dati dei chiarimenti ai prefetti sul decreto legge approvato il 7 ottobre scorso. La disposizione che prevede l'uso della mascherina "esenta dall'obbligo di utilizzo – scrive Frattasi – solo coloro che abbiano in corso l'attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall'obbligo in questione". In altre parole, non sarebbe consentita l'attività motoria di base, come la passeggiata, senza l'utilizzo della mascherina. Per attività motoria, sottolinea il ministero, "deve intendersi la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva". Quindi, conclude, "jogging e footing potranno continuare a svolgersi senza obbligo di mascherina".
Quando è obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto
Nelle bozze del decreto circolate nei giorni scorsi era scritto che dall'obbligo di utilizzare la mascherina erano esentati "i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria", ma nel testo pubblicato in Gazzetta l'esenzione è rimasta solo per coloro che fanno attività sportiva. Si ricordi, sulla base di quanto previsto dall'ultimo decreto approvato dal Governo per far fronte all'emergenza Coronavirus in vigore fino al prossimo 15 ottobre, l'uso della mascherina anche all'aperto è obbligatorio, con sanzioni che vanno dai 400 ai 1000 euro per chi non rispetta il provvedimento. Il dispositivo di protezione individuale bisogna averlo sempre con sé, a meno che non ci si trovi in una situazione di continuativo isolamento. Non sono obbligati a indossare il dispositivo di protezione "i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina (devono però esibire un certificato medico valido), nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità".
Differenza tra attività motoria e sportiva
Come precisa il Ministero della Salute sul proprio sito, secondo l’OMS, per "attività fisica" si intende "qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo". In questa definizione, si legge, rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della "attività motoria spontanea". Dunque, "l'espressione "attività motoria" è sostanzialmente sinonimo di attività fisica, mentre lo sport comprende situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole ben precise. È un gioco istituzionalizzato, codificato in modo tale da essere riconosciuto e riconoscibile da tutti per regole e meccanismi, ai quali si fa riferimento per la sua pratica in contesti ufficiali o non ufficiali".