Marmolada, crolla seracco di un ghiacciaio: almeno 6 morti e 8 feriti nella valanga, si cercano dispersi
Un ampio seracco di ghiaccio è crollato sulla Marmolada, il gruppo montuoso delle Alpi orientali al confine tra la provincia di Trento e quella di Belluno nonché il più alto delle Dolomiti, causando morti e feriti.
Il distacco, secondo le prime informazioni fornite dal Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Sono state attivate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona e almeno 5 elicotteri ed unità cinofile si stanno recando nell'area.
Sarebbero numerose le persone coinvolte nell'incidente, e si teme che possano essere molte le vittime. Fonti dei soccorritori parlano di almeno 6 morti, i corpi sarebbero stati estratti dalla massa di ghiaccio ma non ancora recuperati e portati a valle.
L'ultima conferma è arrivata ancora dal Soccorso Alpino del Veneto: sono sei le vittime accertate e diciotto le persone che sono state fatte evacuare dalla cime di Punta Rocca mentre sono state fatte rientrare tutte quelle che si trovavano più in basso. Si stanno verificando le auto parcheggiate per cercare di capire se e quanti manchino ancora all'appello.
Nel frattempo nell'area della valanga di ghiaccio sulla Marmolada non è più operativo personale di soccorso per l'elevato pericolo di ulteriori distacchi, informa la Provincia autonoma di Trento. Ora si spera che le temperature scendano rapidamente per riprendere le ricerche domattina presto. Proseguirà invece il presidio con gli elicotteri.
Intanto la procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo: disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. La valanga sulla Marmolada è "un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che solo difficilmente ci permetterà di identificare con esattezza l'identità delle vittime perché i corpi sono stati smembrati" dalla colata di ghiaccio e sassi, spiegano gli inquirenti all'Ansa.
Già soccorsi 8 feriti, accolti negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano, almeno due in condizioni critiche.
Il bilancio potrebbe però aggravarsi. Oltre ai feriti recuperati e alle 6 vittime, secondo quanto riferisce l’assessore regionale del Veneto Gianpaolo Bottacin, ci sono anche una decina di dispersi.
"La situazione è in evoluzione ed è difficile allo stato attuale dare con certezza conto dell'accaduto. Sto costantemente informando il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio" ha spiegato.
"Le attività di soccorso sono attualmente in corso e sono molto complesse, ci sono dei dispersi. Attualmente abbiamo purtroppo 6 vittime e 8 o 9 feriti, di cui uno grave" ha aggiunto lo stesso Bottacin.
“Un boato poi la valanga di neve e ghiaccio” ha raccontato un testimone della terribile scena.
Secondo il Suem 118, la colata di neve, ghiaccio e roccia ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano diverse cordate, 18 persone che si trovano sopra l'area del crollo saranno evacuate.
I cinofili del Soccorso alpino stanno cercando i dispersi. In quel momento infatti in zona si trovavano due cordate di alpinisti, per un totale di una quindicina di persone.
Sul posto a quota 3500 metri anche i vigili del fuoco che stanno elitrasportando personale del Corpo nazionale addestrato per interventi su neve e ghiaccio.
Proprio ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta. L'allarme è scattato intorno alle 13.45. Acrollare è stato un seracco, cioè una formazione di ghiaccio a forma di torre. Al momento i tecnici del Soccorso Alpino sono al lavoro per cercare di valutare la situazione e aiutare i feriti. Nel frattempo sono stati mobilitati anche i colleghi dell’Alto Adige.
L'Assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha commentato l'accaduto: "Sono in contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, per tenerlo informato, e con il Capo della Delegazione del Soccorso Alpino Alex Barattin. Per la parte veneta sono già operativi i 2 elicotteri del Suem 118 della Ulss di Belluno. Operativo anche uno degli elicotteri della Protezione Civile della Regione del Veneto per trasportare squadre dei soccorritori alpini con unità cinofile sul posto. Tutte le squadre del soccorso alpino della zona sono state attivate. Già recuperati i primi feriti".
Perché si sta sciogliendo il Ghiacciaio della Marmolada
Le alte temperature degli ultimi mesi e le scarse nevicate invernali e primaverili hanno fatto sì che il ghiacciaio della Marmolada da settimane sia in condizioni che normalmente si possono avere a settembre, al termine della stagione estiva. Per questo da tempo è in corso il parziale scioglimento del manto nevoso superficiale. Dalle immagini – girate sia dalla stazione intermedia di Serata a 3264 metri, sia dalla stazione più alta di Punta Rocca, a 3265 metri – si vede come in ampi settori il ghiaccio sia del tutto scoperto, ed emergano zone rocciose e detritiche che ne diminuiscono il potere di riflessione della luce solare, accentuandone lo scioglimento. Se la situazione dovesse continuare così, in autunno le condizioni del ghiacciaio della Regina delle Dolomiti potrebbero essere molto critiche. Secondo alcune stime del Cnr e dell’Università di Padova, se non verrà invertita la tendenza a livello climatico, entro il 2050 il ghiacciaio della Marmolada potrebbe essere quasi completamente sparito.
Il cordoglio delle istituzioni per le vittime della valanga sulla Marmolada
Tantissimi i messaggi cordoglio delle istituzioni per le vittime della valanga sulla Marmolada. "Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada – ha scritto Draghi in una nota ufficiale diffusa da Palazzo Chigi – Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino , dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro".
"Vicina alle famiglie delle persone coinvolte nella valanga della Marmolada. Sono ore di apprensione e di dolore: grazie alle donne e agli uomini impegnati nei soccorsi" ha scritto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. "Una tragedia immane. Cordoglio alle famiglie delle vittime, vicinanza ai territori coinvolti. Un plauso ai soccorritori per loro prezioso operato" ha dichiarato invece Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Il ministro per i Rapporti col parlamento, Federico D'Incà: "Sono addolorato per la tragedia che si è verificata oggi sulla Marmolada. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime di questo tragico evento. Ringrazio tutti gli operatori presenti sul posto impegnati nella ricerca dei dispersi".
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