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Marito compra pagina del Corriere per smascherare il tradimento della moglie

“Amore mio, per te farei di tutto, lo sai. E tu invece ti faresti tutti”, così inizia la lettera pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”: si tratta di un uomo che ha deciso di smascherare sua moglie, rea di averlo tradito più volte negli ultimi anni.
A cura di Fabio Giuffrida
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Sta facendo il giro del web l'avviso a pagamento pubblicato nell'edizione odierna del Corriere della Sera. Un uomo ha comprato un'intera pagina dell'autorevole quotidiano italiano per far conoscere a tutto il Paese la situazione in cui verserebbe: si firma Enzo e la destinataria della sua missiva è la moglie Lucia. "Amore mio, per te farei di tutto, lo sai. E tu invece ti faresti tutti", questo l'incipit della lettera: il marito, quindi, dopo essere stato tradito più volte, ha deciso di svelare pubblicamente i "peccati" che la sua donna si sarebbe concessa in tutti questi anni, collezionando bugie su bugie e presunti viaggi di lavoro che, invece, nascondevano incontri focosi con amanti. "Il nostro matrimonio è finito, ti lascio. Io e te ci vediamo in tribunale" scrive, annunciando quindi che trascinerà la sua, ormai ex, moglie in tribunale. "I martedì con le amiche a cena avevano un fuori menù speciale perché non erano che uno squallido teatrino di amanti" precisa l'uomo nella lettera pubblicata sul Corriere della Sera.

I viaggi di lavoro, le bugie e il personal trainer

Enzo, poi, ha frugato nel suo computer scoprendo alcune foto compromettenti, persino di un personal trainer. E ancora: la cosa peggiore – secondo l'uomo – sarebbe stata la "becera storia" che la donna starebbe intrattenendo adesso "con tu sai chi": si riferisce, probabilmente, ad un collega di lavoro. "Vedo che ti sei trovata bene con i miei colleghi, se vuoi te ne presento altri", ironizza. Enzo, questo il suo nome, ha anche aperto una pagina Facebook per parlare del presunto tradimento della moglie. Un avviso a pagamento sul "Corriere della Sera" che a qualcuno è sembrato bizzarro, lasciando alcuni dubbi sull'autenticità della lettera pubblicata (e se si trattasse di una campagna di marketing?).

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