Marito e moglie uccisi a fucilate a Carovigno, fermato per duplice omicidio il fratello dell’uomo
Svolta nel duplice omicidio che si è consumato lo scorso mercoledì a Serranova, frazione del comune di Carovigno, in provincia di Bindisi. Cosimo Calò, 84 anni, ha confessato di aver ucciso il fratello Antonio, 70 anni, e la moglie di quest'ultimo Caterina Martucci, 64 anni.
La procura di Brindisi lo aveva iscritto nel registro degli indagati con le accuse di duplice omicidio e porto illegale d'arma: secondo gli inquirenti infatti era stato lui a esplodere i colpi di fucile che hanno ucciso il fratello e la cognata.Cosimo, con il figlio Vincenzo, la cui posizione è al ancora al vaglio degli inquirenti, è stato posto in stato di fermo dopo l'interrogatorio avvenuto nella caserma dei carabinieri a San Vito dei Normanni (Brindisi). Il movente sarebbe da ricercare in un'eredità che l'anziano si contendeva con il fratello.
I corpi di Antonio e Caterina sono stati trovati all'interno della loro abitazione di Serranova. I colpi di fucile uditi nella notte dai vicini avevano fatto pensare un femminicidio conclusosi con un suicidio, ma gli accertamenti hanno poi permesso di tracciare un altro quadro, quello del coinvolgimento di una terza persona.
Esclusa l'ipotesi di una rapina, anche a causa dello stilo di vita piuttosto umile dei due che vivevano in un casolare di campagna e percepivano la pensione sociale, gli inquirenti hanno iniziato a indagare proprio sulle persone più vicine alla coppia. A partire proprio dai fratelli di Calò, uno dei quali, Carmelo, è colui che ha scoperto i cadaveri la mattina di mercoledì 1 marzo. Marito e moglie sono stati uccisi da almeno tre colpi di fucile: uno ha raggiunto il 70enne; gli altri due, la moglie.
Ieri mattina Cosimo Calò, 84 anni, insieme al figlio, è stato convocato in caserma per essere ascoltato. Oggi l'uomo è stato chiamato per un nuovo interrogatorio, accompagnato dalla sua legale, Carmela Roma. Presente anche il pubblico ministero che coordina le indagini, Francesco Carluccio.
Secondo alcune testimonianze, tra i fratelli Cosimo e Antonio ci sarebbero state liti e in un'occasione, il maggiore avrebbe anche minacciato di morte l'altro. Ai microfoni di "Ore 14", il programma tv in onda su Rai Due, Cosimo Calò prima del fermo aveva detto di non avere nulla a che fare con la morte del fratello e che i dissidi tra i due risalivano a qualche tempo fa: “Il tempo ha appianato tutto – le sue parole – mio fratello lo vedo e lo sento”.