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Marisa, uccisa a fucilate dall’ex. L’avvocato: “Pedinamenti e chiamate continui, soffriva molto”

L’avvocato di Marisa Leo, uccisa a fucilate dall’ex compagno Angelo Reina a Trapani: “Era una persona solare, allegra, disponibile al dialogo. Nella denuncia (poi ritirata) lei narrava una serie di episodi di pedinamenti, telefonate continue e appostamenti”.
A cura di Ida Artiaco
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"Nella denuncia lei narrava una serie di episodi di pedinamenti, telefonate continue e appostamenti, anche al bar, fino a un episodio avvenuto lungo la statale da Mazara a Salemi quando lui l'affiancò e la costrinse a fermarsi".

A parlare è Lorenzo Marchese, il legale e amico di Marisa Leo, la 39enne uccisa a fucilate a Trapani dall'ex Angelo Reina. Intervenendo ai microfoni di Pomeriggio Cinque nella puntata andata in onda oggi, venerdì 8 settembre, ha raccontato del dolore provato dalla giovane mamma – aveva una bimba di 4 anni nata dalla relazione col killer – che aveva denunciato l'ex per stalking e per violazione degli obblighi di assistenza familiare nel 2020, salvo poi ritirare la denuncia il 12 maggio dello scorso anno.

"Marisa era una persona solare, allegra, disponibile al dialogo, sempre aperta a qualunque argomento, ma si portava dietro questa grande sofferenza", ha detto il legale, aggiungendo di aver sconsigliato a Marisa di ritirare la denuncia nei confronti di Reina: "Perché purtroppo, per esperienza, nelle ipotesi di stalking si sa che la possibilità di recidiva è altissima, e lo penso sia come avvocato che come amico".

La vittima Marisa Leo
La vittima Marisa Leo

L'avvocato Marchese ha parlato anche del percorso che la coppia stava svolgendo, con l'ausilio di professionisti, per provare a ristabilire un rapporto pacifico: "Dopo il processo avevano intrapreso un percorso con un psicologo e sembrava, tra alti e bassi, che lui fosse consapevole del ruolo assunto di padre e non più di compagno". Ma tutto è stato inutile.

Mercoledì sera Marisa è stata uccisa a fucilate dall’ex compagno, il quale dopo l’omicidio ha raggiunto l’autostrada in macchina, si è fermato in una piazzola vicino a Castellammare del Golfo, sempre nel Trapanese, e si è sparato. La polizia stradale, avvertita da un automobilista che l’aveva visto con l’arma in mano e si era allarmato, l’ha trovato in fondo a un viadotto dove il rinculo del fucile l’ha sbalzato, mentre il corpo della donna è stato ritrovato poco dopo addossato a una casa rurale all’interno del vivaio dove lavorava il suo ex.

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