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Marinella, abbandonata e adottata. Ora cerca la vera madre su Facebook

Marinella, 51 anni, di Vico Equense (Napoli), si è costruita una famiglia, ha una vita tranquilla, ma ha dentro un vuoto che sente la necessità di colmare.
A cura di B. C.
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Marinella Arienzo è stata abbandonata dalla madre naturale, che l'ha data alla luce in un appartamento a Vico Equense, subito dopo il parto. Dal giorno in cui ha fatto questa scoperta, appurando che quelli che credeva fossero i suoi genitori biologici erano, invece, adottivi, la sua vita è cambiata. La amara verità è arriva solo quando aveva 24 anni; adesso ne ha 51, ha una famiglia tutta sua con due figli di 21 e 18 anni, ma porta dentro un vuoto che afferma di voler colmare quanto prima. "Ho bisogno di scoprire la verità e ricostruire la mia storia" dice in un'intervista al Mattino. Dal suo 18 mese di vita è stata affidata ad una famiglia di Portici, con cui dice di aver vissuto serenamente. "Sento che però mi manca un pezzo di vita. Vorrei sapere chi erano i miei veri genitori, le motivazioni che hanno spinto mia madre a compiere quel gesto e poter ricostruire la mia storia personale. La donna che mi ha messo al mondo, oggi dovrebbe avere 77 anni e non so nemmeno se sia ancora viva. Mi basterebbe anche soltanto vedere il suo volto in una foto o conoscerne il nome" dice Marinella.

Ho cominciato le ricerche circa 20 anni fa – ha continuato Marinella – e l’ho sempre fatto in maniera molto discreta. Oggi i miei genitori adottivi non ci sono più e ho la possibilità di continuare le mie indagini in maniera più rumorosa, con la speranza di trovare persone che possano fornirmi degli elementi utili".

La donna ammette che la sua ricerca è molto difficile, "perché ormai sono passati 50 anni. Inoltre la legge tutela, anche giustamente, la privacy delle persone coinvolte. Impedisce a una figlia di trovare la madre, potrebbe ostacolare la madre nella ricerca della figlia abbandonata. Questa è, dunque, un’ipotesi che potrebbe essersi verificata". Neanche al Real casa dell’Annunziata di Napoli, dove è stata portata il giorno dopo essere venuta al mondo, sono riusciti a dirle di più. " L’ostetrica era già morta quando ho cominciato le ricerche. Ho incontrato sua figlia ma ha affermato di non sapere nulla e di non possedere alcun documento utile. Adesso sto cercando di lanciare i miei appelli agli abitanti della zona o a chiunque possa sapere qualcosa sulla mia storia. Sono iscritta a Facebook proprio con il nome Marinella Dizzoli. Chiunque voglia contattarmi può farlo su facebook o all’indirizzo e-mail energymary@live.it".

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