Marina, uccisa dal cognato a Fossombrone: “Tutto assurdo, la figlia non meritava di perderla così”
"Vorrei esprimere alla famiglia, al compagno soprattutto, la solidarietà e il dolore della città. Ci stringiamo in particolare attorno alla figlioletta, che certo non meritava di perdere la mamma in questo modo. Quel che è successo è davvero inconcepibile, assurdo. Ma che ci faceva una pistola in quella casa?".
È questo il commento Michele Chiarabilli, il vice sindaco di Fossombrone, nel Pesarese, all'omicidio di Marina Luzi, la geometra 40enne e mamma di una bimba di 2 anni, uccisa ieri con un colpo di pistola in testa dal fratello del compagno, il 47enne Andrea Marchionni, in una villetta a due piani in via Pirandello.
Come riporta Il Resto del Carlino, Chiarabilli era anche amico della giovane vittima, ed ha espresso tutto lo choc della comunità locale, che mai avrebbe immaginato che si potesse consumare una simile tragedia.
Le ha fatto eco Romina Mancinelli, dell’omonimo ristorante di Porta Fano, dove lavora come pizzaiolo il compagno di Marina, Enrico. "Siamo ancora storditi per quanto è successo, non riusciamo a renderci conto della portata di questa tragedia assurda, sono cose che di solito si guardano in tv e invece…", ha detto alla stampa locale.
Insomma, sono ancora tante le domande senza risposta dell'omicidio di Marina, a partire dal movente, per scoprire il quale gli inquirenti sono a lavoro. Nelle ultime ore hanno sentito le testimonianze di alcuni familiari del killer, che subito dopo aver aperto il fuoco contro la cognata con una Beretta semiautomatica regolarmente detenuta come arma per le competizioni sportive, ha preso la macchina ed è andato nella locale caserma dei carabinieri, con la pistola ancora tra le mani, confessando il delitto.
Secondo una prima ricostruzione, la giovanissima figlia della vittima era con il papà a giocare nell’acqua della piscinetta vicino a casa mentre in casa lo zio uccideva la mamma con un colpo sparato a bruciapelo in fronte sulla soglia dell’abitazione, una villetta bifamiliare. Al piano superiore vive Andrea, a quello inferiore il fratello Enrico e la famiglia. Proprio Enrico ieri ha sentito il rumore dello sparo. Rientrato in casa, ha trovato Marina in una pozza di sangue e ha lanciato l'allarme, mentre il killer con la sua auto si dirigeva in caserma.