Marijuana ad uso terapeutico? Anche l’Arizona dice si
Nonostante l'ooposizione del Governatore, della quasi totalità degli "sceriffi", nonchè di gran parte dei politici locali, la Proposition 203 è passata, sia pure di pochissimo. Si trattava come molti di voi sapranno, della proposta di rendere possibile l'utilizzo della marijuana a scopi terapeutici per pazienti affetti da gravi ed in molti casi incurabili patologie come cancro, AIDS ed epatite C, presentata agli elettori dell'Arizona nella giornata di ieri. Ebbene, sia pure di pochissimo, con 841,346 voti a favore e con 837,005 contrari, da oggi l'Arizona diventa il quindicesimo Stato in territorio USA a permettere l'utilizzo del "farmaco", assieme a Maine, Vermont, California, Nevada, Colorado ed altri ancora (e va sottolineato che spesso tali decisioni non sembrano vincolate ad appartenenze politiche).
"Ora abbiamo davvero l'opporunità di essere d'esempio al resto del Paese, mostrando i benefici di un programma medico che includa la mrijuana", queste le parole di Andrew Myers, dell'Arizona Medical Marijuana Policy Project, che ha anche dovuto respingere al mittente le critiche dei proibizionisti come Carolyn Short, secondo cui "tale legge aumenterà il crimine intorno al mercato della droga ed è solo la testa di ponte verso la completa legalizzazione della marijuana". Insomma il voto dell'Arizona rischia di riaprire il dibattito anche in Italia, con chi vede nella giornata di ieri un ulteriore passo in avanti compiuto da uno degli stati più conservatori e chi invece registra l'ennesimo segnale di "cedimento" nei confronti di una sostanza che induce dipendenza e si rivela dannosa per l'organismo.