Marijuana a domicilio. Da oggi consegna anche con il drone
La consegnano è mano, proprio come avviene per la pizza o qualsiasi altro cibo d’asporto, dentro ad una scatola di cartone: solo che dentro c'è della marijuana. Naturalmente il servizio non è usufruibile in Italia. Ne possono godere solo negli USA, dove la cannabis è stata legalizzata oltre che per gli usi medicinali, anche per quelli ricreativi in alcuni stati di tutto il paese, e, di conseguenza, sono sempre più i servizi che cercano di soddisfare le esigenze del consumatore. Uno di primi ad emergere è stato Potbox, il cui costo è attorno a circa 135 euro a consegna, ed è dedicato ai fumatori di San Francisco e Los Angeles. "Per ora ci fermiamo a quest'area, ma puntiamo ad allargarci ad altre zone" spiega l'amministratore delegato di Potbox, Austin Heap.
Sempre in California è nata Eaze, specializzata nella vendita di prodotti realizzati con la cannabis a pazienti che hanno bisogno di curarsi con la marijuana. La velocità è una delle caratteristiche fondamentali di Eaze. L’azienda si appoggia a una serie di distributori capaci di consegnare entro un’ora, ma anche in tempi più rapidi fino a dieci minuti. La logica è quella di Uber: Eaze non possiede ciò che vende, ma mette in contatto domanda e offerta di trasporti nel caso di Uber e di marijuana per Eaze: una dose standard è pari a 3,5 grammi per un costo di 50 dollari. La consegna è gratuita per i pazienti, mentre il compenso per Eaze – pari a 10 dollari a consegna – è a carico dei distributori, che in cambio guadagnano nella crescita del business. Il servizio è attivo dalle 8 del mattino fino a mezzanotte.
Infine c’è Trees: funziona praticamente come le altre due (e come le altre due è californiana), ma la differenza principale è che il consumatore può vedersi consegnata la marijuana direttamente a casa addirittura con un drone.