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Maria Rosca morta dopo caduta dalla finestra, arriva la svolta: il compagno andrà a processo per omicidio

In un primo momento la morte di Maria Rosca, 46enne di Riva del Garda (provincia di Trento), era sembrata a tutti un tragico incidente. La donna era deceduta in ospedale dopo essere caduta dalla finestra del suo appartamento. Ora però è arrivata una svolta. Grazie a più approfondite indagini, il giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio il compagno della donna per omicidio volontario.
A cura di Eleonora Panseri
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Da sinistra, la 46enne Maria Rosca; il commissariato di Polizia di Riva del Garda.
Da sinistra, la 46enne Maria Rosca; il commissariato di Polizia di Riva del Garda.

In un primo momento la morte di Maria Rosca, 46enne di Riva del Garda (provincia di Trento), era sembrata a tutti un tragico incidente. La donna, dopo essere caduta da una finestra del suo appartamento, era stata ritrovata agonizzate e portata in ospedale, dove purtroppo era deceduta poco dopo. Ora però è arrivata una svolta.

A seguito di più approfondite indagini, il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Rovereto ha rinviato a giudizio il compagno della donna per omicidio volontario. L'uomo, Ion Gavrila, 49enne di origini romene, avrebbe spinto la compagna e ne avrebbe cagionato la morte. Il processo inizierà il prossimo 25 marzo.

I fatti risalgono alla tarda serata del 30 gennaio 2022. Intorno alle 22.30 la 46enne era precipitata dal terzo piano di uno stabile in viale Fiume a Riva del Garda. Subito dopo erano stati allertati i soccorsi, la donna era stata trovata viva, agonizzante e in gravissime condizioni, ma ancora viva.

Era stata quindi trasportata d'urgenza con l'elisoccorso all'ospedale di Trento ma, purtroppo, gli sforzi dei medici non erano bastati, troppo gravi le lesioni riportate nella caduta. La donna era morta dopo poche ore. A quel punto era iniziato il lavoro degli investigatori che avevano iniziato a indagare per capire se si era davvero trattato solo di un incidente.

Le affermazioni del compagno della donna, interpellato per ricostruire l'accaduto, non avrebbero convinto fino in fondo. L'uomo infatti si sarebbe contraddetto diverse volte e anche i filmati delle telecamere avrebbero fatto emergere una diversa dinamica della tragedia.

Un filmato, in particolare, pare abbia destato l’attenzione degli agenti, riporta Trento Today, Nel video, analizzato dal laboratorio specialistico della Polizia Scientifica di Roma, sarebbero emerse le voci di due persone che, nei secondi immediatamente precedenti alla caduta, sembravano coinvolte in un violento litigio.

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