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Maria Luisa, a 31 anni è la preside più giovane d’Italia: “All’estero sarebbe normale”

Originaria di Avellino, è dirigente scolastico a Sassuolo dopo il bando 2017 del Miur. “Spero di essere un esempio per tanti miei coetanei” assicura. “In Italia non siamo abituati a veder ricoprire dei ruoli a persone così giovani, all’estero è invece la norma”. Nessun problema con colleghi e genitori. “C’è rispetto per il ruolo che ricopro”
A cura di Beppe Facchini
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Ha le idee chiare Maria Luisa D'Onofrio, 31 anni: è la preside più giovane d'Italia, con un percorso di studi esemplare e una gran voglia di crescere professionalmente che finora le sta dando ragione. "Spero di essere un esempio per tanti miei coetanei" dice la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo 2 Nord di Sassuolo, nel Modenese. Maria Luisa si è trasferita qui prima dell'inizio dell'anno scolastico.

Originaria della provincia di Avellino, dopo la laurea in Scienze della formazione primaria a Napoli e alcune esperienze lavorative importanti tra Milano e la Campania, Maria Luisa è arrivata in Emilia-Romagna grazie al bando 2017 del Ministero dell'Istruzione. "Dopo due anni di studio e sacrifici ho visto realizzarsi il mio sogno -dice-. C'ho creduto dal primo giorno, soprattutto ho creduto nelle mie capacità e nella voglia di progredire dal punto di vista professionale".

Nelle sue prime settimane da dirigente scolastica, Maria Luisa D'Onofrio assicura inoltre di essere "stata accolta molto bene sia dal corpo docenti che dall'ufficio di segreteria. C'è stato subito rispetto per il ruolo che ricopro, non mi sono mai sentita prevaricare nelle decisioni". E neanche con i genitori e con gli alunni ci sono stati problemi dovuti alla diffidenza per via della sua giovane età. Anzi. "C'è stato da subito un ottimo riscontro, gli alunni sono contenti della mia presenza diretta. Giro anche fra i banchi per vedere la disciplina che stanno facendo e non mancano mai le occasioni per parlare con loro" spiega la preside più giovane d'Italia, che aggiunge: "In Italia non siamo abituati a vedere ricoprire dei ruoli da persone molto giovani, dovrebbe essere nella norma, come già avviene in altri sistemi europei".

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Precedentemente insegnante di sostegno, Maria Luisa D’Onofrio chiarisce anche di voler puntare su una scuola più inclusiva, senza limitarsi a concetti di questo genere solo quando ci sono di mezzo delle disabilità. Sul suo futuro, invece, dice: “Nella vita sono abituata a non precludermi nulla, adesso ho assunto con impegno e dedizione la gestione di questa istituzione scolastica, ma certo, spero di andare avanti dal punto di vista professionale e se si presenteranno altre occasioni, allo stesso modo mi impegnerò e farò di tutto per raggiungere traguardi più importanti”.

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