Maria Chiara, morta a Terni di overdose. Il fidanzato: “Le ho dato io l’eroina, voleva provare”
“Non ho nulla da nascondere. Mi voglio difendere. È vero che faccio uso di sostanze stupefacenti ed è vero che quella dose di eroina a Maria Chiara l’ho fatta io. Lei aveva voglia di provare, l’ha voluto fare e io l’ho assecondata. Se non lo faceva con me l’avrebbe fatto con qualcun altro”. A dirlo, in un'intervista rilasciata a La Repubblica, Francesco G., fidanzato di Maria Chiara Previtali, la studentessa di Amelia (Terni) morta sabato mattina, il giorno dopo il suo compleanno, per una presunta overdose da eroina. Il giovane è accusato di omicidio preterintenzionale ed è attualmente l'unico indagato: “Voglio sapere anch’io come è morta. Anch’io ho preso quella stessa roba e non mi è successo niente. Ho comprato una dose a 20 euro e l’ho divisa in due, una più piccola e una più grande. Ce la siamo fatti a Roma, poi siamo tornati, lei è andata a farsi un aperitivo con le amiche, e poi siamo stati qui a farci una birra e siamo andati a dormire. La notte aveva il respiro pesante, russava, ma era normale. Solo la mattina verso le 9 quando l’ho chiamata per andare al bar visto che a casa non c’era caffè ho visto che era bianca, l’ho trascinata in bagno e ho provato a rianimarla. Io non lo so se era viva, io non l’ho mai visto un morto. E poi ho chiamato il 118…”.
Si attende l'autopsia sul corpo di Maria Chiara Previtali
La posizione di Francesco G. si è aggravata ieri: il giovane è infatti accusato di omicidio preterintenzionale, e non omissione di soccorso come era emerso finora. In attesa dell'autopsia la Procura di Terni ipotizza anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto, ma in questo caso a carico di ignoti. Maria Chiara Previtali è stata trovata morta sabato a casa del fidanzato, anche lui di Amelia, il quale ha raccontato di averle donato una dose di eroina come regalo per i suoi 18 anni. I due avevano quindi trascorso la notte insieme. Per chiarire se il decesso sia stato effettivamente provocato da un'overdose saranno decisivi i risultati dell'autopsia, il cui incarico sarà affidato dal pm Camilla Coraggio stamattina a Terni. Le operazioni peritali, che saranno accompagnate da un esame tossicologico, dovrebbero svolgersi sempre oggi presso l'ospedale di Perugia.