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Maria Antonietta Panìco, la salma restituita ai familiari per i funerali: “Morta per cause naturali”

Si terranno oggi 23 gennaio i funerali di Maria Antonietta Panìco, la 43enne trovata senza vita nella sua abitazione di Trento il 17 gennaio scorso. La donna, stando a quanto emerso dagli esami autoptici, sarebbe morta per cause naturali. Dopo le esequie, il corpo sarà trasferito in Puglia, dove la vittima era nata e cresciuta.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Maria Antonietta Panico, foto dai social
Maria Antonietta Panico, foto dai social

Si terranno oggi, martedì 23 gennaio, i funerali di Maria Antonietta Panìco, la donna trovata senza vita nella mattinata di martedì nel suo appartamento di via Vicenza, nel quartiere della Bolghera di Trento. Le esequie della donna, che avrebbe compiuto 43 anni proprio ieri, si terranno intorno alle 14. Dopo la cerimonia a Trento vi sarà il trasferimento della salma in Puglia, a Torchiarolo, paese di origine della vittima.

La salma è stata restituita ai familiari nei giorni scorsi e dopo i funerali al cimitero Monumentale di Trento vi sarà il trasferimento nel paesino d'origine della vittima. Qui, nella mattinata di mercoledì 24, sarà sistemata nella sala funeraria di via Bengasi per l'ultimo saluto di parenti e amici. Alle 15.30 sarà celebrata una nuova messa per la sepoltura nella chiesa Madre del paese.

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Il ritrovamento del corpo e le indagini per femminicidio

A permettere il ritrovamento del cadavere di Panìco sarebbe stata proprio la figlia adolescente che vive con il padre. La 16enne avrebbe chiesto al papà di raggiungere la madre presso la sua abitazione, preoccupata per le mancate risposte alle sue telefonate. L'ex marito della donna ha quindi raggiunto l'appartamento di Via Vicenza nella giornata del 17 gennaio e qui ha fatto la tragica scoperta: la donna era riversa sul letto senza vita e attorno a lei vi erano tracce ematiche che hanno portato gli inquirenti a indagare per omicidio.

In breve tempo è stata però archiviata l'ipotesi di un gesto volontario e anche quella di una morte violenta. La 43enne era infatti deceduta due giorni prima del ritrovamento per cause naturali, forse per un malore. Dopo l'autopsia, la salma è stata riconsegnata ai familiari.

In molti hanno lasciato messaggi di cordoglio sui social in memoria della vittima che a Trento era stata spesso impegnata in politica. Tanto dolore anche a Torchiarolo, dove la donna era nata e cresciuta. La 43enne aveva lasciato la Puglia dopo il diploma per intraprendere gli studi universitari.

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