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Maresciallo dei Carabinieri suicida a Pizzo Calabro: Paolo Fiorello aveva 37 anni

Proposto per diversi encomi, il sottoufficiale dirigeva la stazione del comune calabrese. Secondo i colleghi nulla lasciava presagire intenzioni suicide.
A cura di Redazione
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Paolo Fiorello, maresciallo dei Carabinieri alla guida della stazione di Pizzo Calabro, è morto quasi sul colpo nel suo ufficio. L'uomo, di 37 anni, si è ucciso con un colpo di pistola. Sono stati i colleghi a trovare il corpo nel suo ufficio e ad allertare immediatamente il 118. I sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che costatane il decesso. La Procura di Vibo Valentia ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia, ma l'esame autoptico è un atto dovuto e non sembra ci siano dubbi sul suicidio quale dinamica del decesso.

Paolo Fiorello era alla guida della stazione di Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, dal 2013. Nell'Arma come il padre e il fratello (di stanza a Roma), l'uomo proveniva da una famiglia di Carabinieri. Il maresciallo alloggiava nella stessa caserma, era stimato dai colleghi e nella sua carriera aveva ricevuto diversi encomi. Il più recente risale al 5 giugno quando, in occasione del duecentotreesimo anniversario dell'Arma, era stato premiato per aver "avuto contezza della presenza di un rapinatore all’interno di una rivendita di tabacchi di Pizzo, non esitava ad affrontarlo riuscendo, dopo breve colluttazione, a trarlo in arresto". Secondo i colleghi, nulla lasciava presagire intenzioni suicide.

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