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Maresciallo dei Carabinieri rapina farmacia e poi va al lavoro alla Banca d’Italia: “Pieno di debiti”

Il sottufficiale dei carabinieri, che ora sarà radiato dall’Arma, è stato arrestato e sottoposto a perquisizione, ammettendo le sue colpe. In casa trovata anche la pistola della rapina in farmacia. “Sono pieno di debiti e mi servivano soldi” ha raccontato il maresciallo.
A cura di Antonio Palma
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Quando agli agenti della polizia di Bologna è arrivata la chiamata di una rapina appena avvenuta in una farmacia del capoluogo emiliano, sembrava una delle tante rapine di qualche malvivente della zona in cerca di un colpo facile, visto anche il bottino di circa 500 euro. Grande però è stata la sorpresa nei giorni successivi quando dai video di sorveglianza si è capito che in realtà il rapinatore era un carabiniere, un sottufficiale dell’arma in servizio al nucleo Banca d’Italia.

Il colpo alla farmacia San Domenico di via Garibaldi risale al novembre scorso quando in orario di chiusura si era presentato un uomo col volto travisato e una pistola vera, intimando al personale di consegnare tutto l’incasso. Un colpo che è fruttato un bottino di alcune centinaia di euro e concluso con la fuga a piedi del rapinatore. Nessuno dei presenti aveva saputo dare una descrizione chiara dell’uomo né le telecamere della farmacia avevano permesso di identificare l’uomo e così erano partite le indagini più approfondite della Squadra mobile bolognese.

Gli inquirenti avevano cercato di ricostruire gli spostamenti precedenti e successivi del rapinatore arrivando a un locale vicino dove l’uomo si era infilato poco dopo il colpo, cambiandosi di abito. Come ricostruisce il Resto del Carino, la svolta proprio dal racconto di uno dei gestori del locale che ha identificato l’uomo entrato a quell’ora e quel giorno come un carabiniere in servizio al vicino ufficio della Banca d’Italia.

Da qui gli accertamenti si sono fatti più mirati e, con il coinvolgimento del Nucleo Investigativo dei carabinieri, le indagini hanno permesso di individuare il rapinatore come un maresciallo effettivamente in servizio al locale Nucleo carabinieri Banca d’Italia, la cui sede non è distante dalla farmacia presa di mira.

Il sottufficiale, che ora rischia la radiazione dell’arma, è stato quindi arrestato e sottoposto a perquisizione, ammettendo le sue colpe. Quel giorno avrebbe messo a segno la rapina nella farmacia, poi si sarebbe cambiato di abito e diretto in ufficio. Il militare è stato arrestato martedì e condotto in carcere dove ha confessato adducendo motivi economici. Avrebbe raccontato di essere pieno di debiti accumulati nel tempo per vari motivi personali.

Dopo la convalida dell’arresto da parte del Gip, il suo legale ha chiesto la misura dei domiciliari ma ora per lui è scattata la sospensione dal servizio e probabilmente scatterà anche la radiazione dall’Arma e si ritroverà anche senza lavoro. "L’Arma si dissocia e condanna il comportamento del maresciallo che è stato immediatamente sospeso” confermano infatti i carabinieri.

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