Marea nera a Genova, revocato lo stato d’emergenza
Buone notizie da Genova, dove ieri il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha comunicato con un tweet che è stato "revocato lo stato di emergenza locale a Genova #Polcevera". L'allarme scattato nei giorni scorsi in seguito allo sversamento di greggio nel Polcevera, avvenuto a seguito della rottura di un oleodotto della società Iplom domenica 17 aprile, è dunque alle spalle. La Direzione Marittima del Porto di Genova ha comunicato: "L'intensa azione combinata tra le operazioni di contenimento e bonifica svolte dalle maestranze e dai mezzi terrestri presso la foce e lungo il corso del Torrente Polcevera e le operazioni di recupero delle chiazze oleose a mare svolte dai mezzi navali, costieri e d’altura, ha avuto la meglio sullo sversamento di petrolio che, iniziato la sera di domenica scorsa 17 aprile, a causa della rottura dell’oleodotto Iplom nella zona del Rio Fegino, poi riversatosi nel Torrente Polcevera, ha in parte interessato anche il litorale del ponente ligure". E ancora: "Le ricognizioni effettuate oggi dalle unità navali e dai mezzi aerei della Guardia Costiera mostrano come le attività di disinquinamento svolte sia dai mezzi assolti dall’Iplom che da quelli del Consorzio Castalia, messi a disposizione del Ministero dell’Ambiente a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza locale, hanno completamente esaurito, a largo e lungo la costa, le residue presenze di iridescenze e di sostanza oleosa, che solo in alcuni punti si presentavano più consistenti". Nella serata di ieri gli esperti della Iplom hanno comunicato di aver recuperato circa il 95% del greggio finito in acqua.
Acqua nera dai rubinetti
La situazione starebbe dunque lentamente tornando alla normalità, anche se la paura nella popolazione non è finita. Proprio mentre il ministro rassicurava sull'efficacia della bonifica dai rubinetti di alcune case delle zone di Coronata e Fegino usciva acqua scura. Ciò non ha fatto che far ripiombare gli abitanti nella preoccupazione, anche se nel giro di poche ore è arrivato un chiarimento ufficiale: "Si tratta di un semplice cambio dei filtri per alcuni lavori effettuati in queste ore nella zona e non collegati al tubo esploso sul rio, tanto che segnalazioni sono arrivate anche da Rivarolo e Certosa. In questi casi l’acqua potrebbe assumere colorazioni differenti e riportare piccoli residui di terreno. Tutto è tornato alla normalità nell’arco di pochi minuti, come di consueto".