Marco Raduano evaso a Nuoro, il boss aveva la chiave per uscire nel cortile del carcere
Due inchieste, una della Procura di Nuoro e l'altra interna al ministero della Giustizia per l'evasione di Marco Raduano, boss della criminalità organizzata garganica fuggito dal carcere di Nuoro. Il criminale, ancora ricercato, è stato ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza mentre si calava dal muro di cinta della struttura di Badu e' Carros. Secondo quanto reso noto, Raduano si sarebbe presentato regolarmente alla conta pomeridiana per poi uscire in giardino e mettere in atto il suo piano per l'evasione.
Il boss, infatti, aveva le chiavi per uscire dal reparto di massima sicurezza nel quale era rinchiuso. Secondo le indagini, il detenuto potrebbe aver studiato le falle nel sistema di guardia per poi agire e prendere le chiavi. Non si esclude, però, che possa essere stato aiutato da qualcuno.
Una fuga, secondo chi indaga, programmata ne minimi dettagli e agevolata da complici che potrebbero aver poi offerto a Raduano un nascondiglio. La sorveglianza, infatti, si è accorta della sua assenza solo due ore dopo l'evasione. La caccia all'uomo iniziata nella serata di venerdì non ha ancora dato i frutti sperati. I controlli sono stati intensificati in tutto il Nuorese, nei porti e negli aeroporti della Sardegna.
Sull'accaduto indaga anche la direzione distrettuale antimafia di Bari che ha voluto avviare accertamenti su un'eventuale rete di complicità sul territorio che possa aver permesso l'evasione.
Il caso è diventato anche politico a seguito di diverse interrogazioni già presentate al governo, in particolare ai ministri della Giustizia e dell'Interno. I sindacati, invece, puntano il dito contro le gravi carenze nell'organico. "Nell'Alta sicurezza di Nuoro c'è solo un collega – ha spiegato alla stampa Giovanni Conteddu dell'Osapp Nuoro – che magari pagherà le negligenze dell'amministrazione penitenziaria che non ha mai potenziato l'organico nonostante le richieste e questo non è giusto".