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Marche: terremoto di magnitudo 4.9. Paura per la popolazione

Il sisma di questa notte è stato avvertito in tutta la regione ed in alcune zone di Umbria, Abruzzo e Lazio. L’origine sismogenetica è attribuibile al sistema di faglie denominato “Conero Offshore”, di natura prevalentemente compressiva.
A cura di Redazione
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Alle 3.32 questa notte la terra ha tremato nella Marche. Una scossa di magnitudo 4.9 è stata registrata in prossimità delle province di Ancona e Macerata. Secondo i dati dell'Italian seismological instrumental and parametric Data-base (Iside), la scossa ha avuto ipocentro a 8,4 km di profondità ed epicentro è stato in mare in prossimità dei comuni anconetani di Numana e Sirolo e di quello maceratese di Porto Recanati non lontano dalla costa, nel distretto sismico di Monte Coner. Non si registrano danni alle persone o alle cose. Uno sciame sismico si è succedeuto fino ad una nuova scossa di pari intensità giunta alle 5.07. Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha calcolato in 4.1 la magnitudo dell'evento delle 5:07, localizzandone l'epicentro 8 km ad est di Sirolo, 13 km a nordest di Loreto e 18 km a est-sudest di Ancona.

La scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, che si è riversata in strada. Le prime testimonianze parlano di un sisma relativamente lungo e percepito in diverse località della regione, fino in Abruzzo. I centralini dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono stati presi d'assalto, ma al momento non vengono segnalati danni a persone o cose.

Il capo della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, si è subito recato presso la sala operativa di Ancona, mentre i sindaci e dei Vigili del fuoco stanno effettuando le verifiche sul territorio. Oreficini ha ricordato che la zona è interessata da uno sciame sismico dallo scorso giugno. Il capo della Protezione civile ha convocato una riunione organizzativa per fare il punto della situazione. Per il momento non sono state attivate le sale operative comunali, ma "il sistema resta in allerta", ha detto Oreficini.

Le altre scosse alle 3:43 magnitudo 2.3, con epicentro sempre in mare ma oltre i 20 km di distanza dalla costa, poi alle 4:08 un'altra di magnitudo 2. Secondo i rilevamenti del Servizio
geologico degli Stati Uniti (Usgs), il terremoto ha avuto epicentro localizzato 10 km ad est di Numana, 14 km a nordest di Loreto e 18 km a est-nordest di Castelfidardo (tutti comuni dell'anconetano). L'Usgs ha fissato l'ipocentro della scossa a 9,7 km di profondità; 8,4 km la profondità calcolata invece dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma di magnitudo 4 ha avuto ipocentro a 10,1 km di profondità ed epicentro praticamente equivalente a quello della scossa di magnitudo 4.9 registrata alle 3:32. Le otto repliche, di magnitudo tra 2 e 2.6, sono state registrate dall'Invg tra le 2:43 e le 5, mentre una nona di magnitudo 2.7 è stata registrata alle 5:34.

Nei giorni precedenti alcuno scosse erano state registrate al largo delle coste marchigiane. Lo sciame avrebbe avuto inizio a fine giugno con un evento di magnitudo 4 e proseguito durante questa settimana con episodi di magnitudo massima 3.3.

Il sisma è avvenuto alle 3:32, alla stessa ora di quella che il 6 aprile 2009 devastò l'Aquila. Una coincidenza che non è passata inosservata agli abruzzesi, che anch'essi stanotte, da Pescara a Chieti, hanno chiaramente avvertito il sisma marchigiano.

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