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Marche senza pace. Forte scossa di terremoto, magnitudo 3.8: scuole evacuate, un ferito

Ancora una mattinata di paura in Centro Italia. L’epicentro della scossa è stato registrato a Muccia. Molte chiamate ai vigili del fuoco, per ora non sono segnalati danni a persone o cose. Una studentessa di un liceo di Camerino è rimasta ferita lievemente durante la procedure di messa in sicurezza e evacuazione.
A cura di Biagio Chiariello
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Una forte scossa di terremoto è stata avvertita poco fa in tutto l'entroterra maceratese. La terra ha tremato alle 10,49. Al momento non si hanno notizie di danni gravi, ma la paura è stata veramente tanta. Secondo i dati dell'INGV, la magnitudo è stata di 3,8 gradi e l'epicentro è stato localizzato a 8 km di profondità ancora una volta nell'area compresa fra i comuni di Muccia, Pieve Torina e Serravalle del Chienti. Inizialmente il Centro Sismologico Euro Mediterraneo (EMSC) aveva valutato la magnitudo in 4.1 gradi.

Una studentessa ferita a Camerino

La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione a Perugia, Macerata, Ancona, Teramo, Terni e su molti comuni della costa Adriatica. Diverse anche le chiamate ai vigili del fuoco. A Camerino sarebbero state evacuate alcune scuole, stando a quanto si scrive sui giornali locali. Proprio una studentessa del Liceo Scientifico del comune marchigiano è finta al Pronto Soccorso: stando a quanto si legge su Picchionews.it la ragazza ha sbattuto la testa nel tentativo di ripararsi sotto il banco, come previsto dalle procedure di messa in sicurezza e evacuazione. Dopo la scossa, quando i ragazzi sono usciti, alla giovane sono state prestate le prime cure. Le sue condizioni, comunque, non sono gravi. All'interno della struttura, antisismica e di proprietà della Provincia di Macerata, sarebbero anche caduti alcuni pannelli del controsoffitto.

Sciame sismico ininterrotto

Per quanto si possa parlare di un evento sismico di entità moderata, comunque percepito distintamente attorno all’epicentro e anche a diverse decine di chilometri di distanza, le ripercussioni a livello psicologico sulla popolazione marchigiane sono significative. L’area interessata dal sismo è in fermento da fine ottobre 2016, quando sono stati registrati alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 di magnitudo 5.4 e magnitudo 5.9 e quello di magnitudo 6.5 del 30 ottobre.

"Qui la terra trema sempre – ha spiegato il sindaco di MucciaMario Baroni -, poi ogni tanto c'è una scossa più forte, come oggi, ed è devastante sotto l'aspetto psicologico. Ma è anche un intralcio per la ricostruzione. La gente dice ‘faccio tanta fatica per ricostruire, ma per cosa? Perché poi magari viene giù tutto un'altra volta".

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