video suggerito
video suggerito

Marcello Dell’Utri fuori dal carcere di Rebibbia: gli abbracci con i familiari

Questa mattina, l’ex senatore forzista Marcello Dell’Utri ha lasciato il carcere di Rebibbia. Il tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso all’ex senatore il differimento della pena e dunque fino al 28 settembre potrà scontare la condanna ai domiciliari.
A cura di Charlotte Matteini
422 CONDIVISIONI
Immagine

Questa mattina l'ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell'Utri, è stato scarcerato. Nella serata di ieri, il tribunale di sorveglianza di Roma ha concesso il differimento della pena per gravi ragioni di salute e dunque il senatore ha potuto lasciare l'istituto penitenziario di Rebibbia per andare ai domiciliari. Dell'Utri è stato fotografato fuori dal carcere nel momento in cui i famigliari erano fuori ad aspettarlo. Visibilmente dimagrito, indossava una camicia verde, occhiali da sole e scarpe da ginnastica. Dell'Utri potrà scontare parte della sua pena ai domiciliari, fino al prossimo 28 settembre, data in cui è fissata l'udienza per discutere la perizia sul suo stato di salute. I giudici del tribunale di Sorveglianza, dopo molti ricorsi sempre rigettati, ha infine concesso il deferimento della pena perché il quadro clinico del senatore si sarebbe aggravato così tanto da far temere una possibile morte imminente.

Immagine

Marcello Dell’Utri è detenuto dal 2014, quando è divenuta definitiva la sua condanna a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa per fatti commessi fino al 1992. Il 20 aprile scorso ha ricevuto un’altra condanna, dodici anni di carcere al processo sulla trattativa Stato-Mafia con l’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato e proprio questa condanna aveva portato il tribunale di sorveglianza a negare il differimento della pena.  “La sentenza dice che l’ex senatore ha fatto da cinghia di trasmissione tra le richieste di Cosa nostra e l’allora governo Berlusconi che si era da poco insediato. La corte ritiene provato questo”, aveva spiegato il pm Nino Di Matteo dopo la sentenza della corte d’assise di Palermo nell'ambito del processo per la Trattativa Stato-Mafia.

422 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views