Mara Favro scomparsa, le tracce biologiche nell’auto del collega pizzaiolo non sarebbero legate alla 51enne
Non sono di Mara Favro le tracce biologiche trovate nel baule della Fiat Punto rossa che la 51enne avrebbe usato per tornare a casa la sera della sua scomparsa, lo scorso 8 marzo. La vettura, che è stata sequestrata dagli inquirenti per accertamenti, conterrebbe tracce di Dna di diverse persone, ma non quelle della donna che lavorava in una pizzeria di Chiomonte . Durante la puntata del 2 ottobre di "Chi l'ha visto?", Federica Sciarelli ha commentato la notizia in diretta con Vincenzo Milione, detto Luca, gestore della pizzeria dove Mara è stata vista per l'ultima volta.
Secondo l'uomo, Mara sarebbe salita in macchina per tornare a casa insieme al pizzaiolo Cosimo, ma nell'auto non sarebbero state trovate tracce. Secondo il 45enne Luca, la vettura era stata presa in prestito dal dipendente che però non aveva la patente. La macchina è in realtà di proprietà di una terza persona che stava cercando di rivenderla.
Per Milione, la vettura sarebbe sicuramente stata sottoposta a pulizia in quanto il pizzaiolo era "molto preciso sulla pulizia della macchina". Durante il collegamento, l'uomo avrebbe anche specificato che Cosimo gli aveva chiesto il lucida-cruscotto.
Gli inquirenti però si chiedono se la 51enne sia davvero salita su quell'auto, sequestrata e sottoposta ad accertamenti diverso tempo dopo la scomparsa. "Io mi sento un perseguitato – ha aggiunto Luca durante la diretta -. Ogni giorno è un ostacolo: sto cercando di riaprire il locale, molte ditte ci hanno fatto un preventivo ma poi si sono rifiutate di eseguire il lavoro per ‘etica'. Forse finalmente riusciamo a riaprire la pizzeria, ma tutto è molto più difficile".
In questo momento, però, sulla scomparsa di Mara Favro vige ancora il mistero. Della donna non è più stata trovata alcuna traccia. "Ho dato tante informazioni a questa trasmissione – ha spiegato ancora il titolare del locale -. Se non avessi voluto far sapere di un eventuale coinvolgimento, avrei detto di non averla rivista, invece tutti i dettagli che ho dato corrispondono alla verità. Quello che mi dispiace è che per questa vicenda io ho perso la mia famiglia".
Cosimo Esposito, 36 anni, pizzaiolo del locale di Chiomonte ed ex collega d Mara Favro, si è licenziato e trasferito fuori regione. Il fratello di Favro si è detto convinto che la 51enne sia stata uccisa subito. Il fatto che non si tratti di un allontanamento volontario o di un suicidio è stato reso evidente dagli ultimi messaggi che la donna ha mandato nella notte della scomparsa: negli sms, programmava il weekend con la figlia e dava appuntamento a un amico conosciuto qualche giorno prima mentre lavorava in pizzeria.