Mara Favro, cosa succede dopo l’autopsia. Il consulente: “Le testimonianze sul datore di lavoro? Credibili”

Sono iniziati oggi gli accertamenti autoptici sui resti di Mara Favro, la 51enne scomparsa fra il 7 e l'8 marzo 2024 in Valle di Susa dopo aver terminato il suo turno nella pizzeria di Chiomonte dove lavorava. È certo che i resti ritrovati nei boschi della Val Susa nel febbraio di quest'anno siano della 51enne: a provarlo sono stati gli esami genetici svolti sui reperti.
Secondo quanto riferisce a Fanpage.it il vicepresidente dell'Associazione Penelope Piemonte e consulente della difesa della famiglia Favro, l'antropologo forense Fabrizio Pace, ci saranno 60 giorni di tempo per espletare tutte le operazioni peritali sui resti. Le domande alle quali dovrà rispondere il medico legale sono due: la prima sulle cause della morte della 51enne e la seconda relativa alla raccolta di elementi utili ad accertare gli eventi che hanno portato al decesso.
"Nella giornata di oggi sono state effettuate le prime indagini fotografiche per capire qual è il materiale su quale lavorare – ha spiegato Pace -, ma non è stato fatto altro, al momento non vi sono elementi di particolare rilievo sulla vicenda". Si indaga per omicidio e soppressione di cadavere: gli indagati sono attualmente il titolare del locale, il 45enne Vincenzo Luca Milione e l'ex pizzaiolo Cosimo Esposito, di 36 anni.

"Anche la Procura ha ritenuto di avere elementi tali per dire che questa donna non si è allontanata da sola da casa, lasciando una figlia di 10 anni – ha sottolineato Pace – e da qui nasce l'indagine con l'iscrizione degli indagati al registro".
Pace ha fatto riferimento alle testimonianze di alcune donne che hanno puntato il dito contro Milione, anche per reati che nulla hanno a che fare con l'indagine per la morte della 51enne. In particolare, il consulente ha commentato il racconto di una testimone secondo il quale il titolare della pizzeria nella quale lavorava Favro avrebbe detto di "essere in grado di far sparire una persona".
"Personalmente non ho motivo per non credere a questi racconti, non penso che si arrivi a inventarsi una cosa del genere soprattutto nell'ambito di un'inchiesta come quella per la scomparsa di Mara. Ovviamente devo sottolineare che ci sono delle indagini in corso e che bisogna osservare quello che accade. Non saprei dire se questi racconti sono genuini o no, ma penso che un aspetto interessante sia il fatto che c'è più di una testimonianza simile".
Secondo il consulente, i periti si incontreranno nuovamente per i rilievi autoptici nei prossimi 20 giorni per ulteriori analisi. Al momento, secondo Pace, non vi sono evidenze che portano le indagini in una determinata direzione.