Mappa Ue del rischio Covid: Italia e quasi tutta Europa in rosso scuro
Tutta l’Italia ancora in rosso scuro, il massimo grado di classificazione, e lo stesso vale per quasi tutta l’Europa. La mappa settimanale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) diffusa oggi, giovedì 27 gennaio 2022, è molto simile a quella della settimana scorsa. Soprattutto per quel che riguarda la nostra penisola, tutta in rosso scuro come la precedente mappa del rischio Covid.
Mappa Ue del rischio Covid, la situazione in Italia
Anche questa settimana dunque, come la precedente, tutta Italia è colorata di rosso scuro. Sette giorni fa già tutte le Regioni si trovavano nella più alta fascia di rischio. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie aggiorna la mappa del rischio Covid ogni giovedì.
In Europa mai così tanti territori in rosso scuro
In Europa, solo due regioni della Polonia e due regioni della Romania sono del colore più chiaro. È il livello più basso mai registrato da quando l'Ecdc ha avviato il monitoraggio della diffusione del Covid.
La mappa Ecdc è prodotta con i dati forniti dai paesi dell'Ue su 3 criteri comuni: il tasso dei test, il tasso di positività e i casi cumulativi degli ultimi 14 giorni. La classificazione si basa ancora sui contagi e non contempla ancora la nuova raccomandazione di valutare nuovi criteri come i tassi di vaccinazione e test. Fino alla revisione della Raccomandazione del Consiglio Ue la mappa europea dell'Ecdc veniva usata come riferimento per decidere le restrizioni di viaggio da molti Paesi. Ora la raccomandazione è considerare lo stato sanitario personale del viaggiatore col green pass. La provenienza geografica potrà essere ancora usata per scoraggiare i viaggi dalle aree a più alto rischio.
Intanto oggi il Centro europeo per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) ha reso noto che la somministrazione delle terze dosi del vaccino Covid potrebbe far risparmiare ai Paesi europei fino a 800mila ricoveri in ospedale. Attualmente circa il 70% della popolazione europea ha ricevuto la doppia dose, e circa il 35% anche la dose booster. Sebbene la contagiosa variante Omicron si stia diffondendo a una velocità senza precedenti molti Paesi porrebbero trovarsi vicini a una svolta nella gestione della pandemia, con elevati livelli di immunizzazione. "Anche se in alcuni Paesi membri il picco delle infezioni sembra essere stato raggiunto di recente, la pandemia non può dirsi conclusa" ha però avvertito il Commissario europeo alla Salute, Stella Kyrikiades.