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Manifestazione No Tav: “Gli arresti non ci spaventano”

Gli attivisti No Tav sfilano a Torino: “Gli arresti di giovedì non ci spaventano”. Dal 26 gennaio scorso, giorno dell’arresto di 26 componenti vicini ai No Tav, si susseguono rappresaglie e cortei di solidarietà.
A cura di Carmine Della Pia
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Prosegue l’iniziativa No Tav chiamata ‘Macerie’: a Torino, gli attivisti che si oppongono alla Tav Torino-Lione sfilano con le carriole contenenti “le macerie del cantiere di Val di Susa”, appunto. La manifestazione è iniziata alle 14.30 presso la stazione ferroviaria di Porta Nuova, in direzione Piazza Castello. All’altezza di via Roma, alcuni manifestanti hanno lanciato uova piene di vernice contro le serrande abbassate della libreria de ‘La Stampa’. Il leader del movimento, Alberto Perini, ha affermato: “Gli arresti non ci spaventano”. Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, si augura che il corteo non sia occasione di ulteriori violenze, anche se è stato disposto un massiccio servizio d’ordine. Solidali con i No Tav di Torino, alcuni manifestanti veneti e campani avevano occupato, questa mattina, le stazioni centrali delle città di Mestre e Napoli.

Attacchi e cortei da giovedì, il giorno del blitz No Tav

L’iniziativa di questo pomeriggio a Torino, chiamata ‘Macerie’, era in fase di organizzazione da tempo, ma gli attivisti No Tav hanno deciso di scendere in piazza anche per manifestare contro il blitz di giovedì. All’alba del 26 gennaio scorso, infatti, 26 persone sono state arrestate per i cortei No Tav della scorsa estate, e da quel giorno si susseguono rappresaglie e cortei di solidarietà. Il leader del movimento, Alberto Perino, ha affermato:

È un'ottima manifestazione, come lo è stata la fiaccolata giovedì. Chi pensava che il popolo No Tav si sarebbe spaventato per gli arresti non ha capito niente. Giovedì hanno messo in galera qualcuno che gli serviva mettere in galera per dire che il movimento No Tav non è pacifico e popolare ma fatto di infiltrati”.

I cori dei manifestanti che oggi sfilano nel capoluogo piemontese sono diretti anche al procuratore della Repubblica di Torino, Gian Carlo Caselli, definito “procuratore antimafia che si schiera con la mafia della Tav”. Mentre alcuni manifestanti hanno occupato le stazioni ferroviarie di Napoli e Mestre, questa mattina, si segnalano anche gli attacchi eseguiti alla vigilia del corteo odierno. L’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, la pidiellina Clauda Porchietto, era stata contestata con un lancio di uova a Chivasso. Nella stessa giornata, poi, un gruppo di otto persone incappucciate aveva lanciato sacchi di letame contro i vetri degli uffici che ospitano la redazione torinese di ‘Cronaca Qui’. Ieri sera, poi, 200-300 manifestanti, come affermato dalla Digos, avevano preso di mira il portone del carcere delle Vallette, a Torino.

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