Mamma si sfoga su TikTok per i compiti assegnati ai figli: “Fate schifo”. I prof la querelano
Su TikTok si era scagliata circa due settimane fa contro i professori di suo figlio che, a sua detta, avevano assegnato troppi compiti, usando anche toni coloriti. Ma proprio quel filmato finito sui social network è costato una querela a Emma Guidacci, 39 anni, mamma originaria di Palermo di due bimbi di 6 e 7 anni, da parte ProfessioneInsegnante, comunità social di docenti, che ha deciso di sporgere denuncia.
"Non vogliamo spillare soldi a nessuno, ma la violenza, verbale e non, contro gli insegnanti è un fenomeno drammatico e sempre più diffuso. Ed è sbagliato pensare che nascondendosi dietro allo schermo di un cellulare si possa dire qualunque cosa", ha detto Silvio Amato, tra i promotori del gruppo Facebook dell'associazione ProfessioneInsegnante, intervistato da La Stampa. Dopo un sondaggio tra i soci, si è deciso di passare alle vie legali.
Tutto è cominciato a metà marzo, quando Emma ha pubblicato un breve video su TikTok dopo l'ennesimo pianto di suo figlio per i troppi compiti da svolgere a casa. "Fate schifo", era arrivata a dire. La donna, dopo che il video è diventato virale, si è dovuta scusare sempre via social. "L'ultima battuta è stata veramente eccessiva. Chiedo scusa alla categoria per avere utilizzato la parola schifo. Il mio è stato un semplice sfogo di una donna stanca che vede il figlio che non ce la fa. Quello che provo io lo provano quotidianamente tante persone. In realtà raramente ho avuto problemi con i compiti e i miei bambini vanno bene a scuola. Ma in quel momento ho avuto una crisi e l'ho condivisa non mi sarei mai aspetta tutto questo vortice mediatico", ha spiegato la 39enne in un nuovo video.
Ma, evidentemente, le sue scuse non sono bastate ed è arrivata la querela da parte dei docenti. "Gentile signora, lei rappresenta il risultato di 20 anni di pessima politica della scuola che ha trascurato i diritti dei docenti che hanno perduto buona parte del prestigio culturale di cui godevano. Gentile signora, quando io frequentavo la scuola, mia mamma non si sarebbe mai sognato di pronunciare le frasi orrende che lei adesso pronuncia. Spero tanto di poter organizzare una denuncia da parte della nostra categoria nei suoi confronti e una richiesta di risarcimentodei danni morali che lei ha prodotto con il suo gesto orrendo", aveva scritto qualche giorno prima della denuncia Amato sul sito di ProfessioneInsegnante.