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Mamma denuncia fidanzato della figlia 16enne: “Le vietava di andare dal cardiologo perché era un uomo”

Parla la donna che ha denunciato per stalking il fidanzato della figlia 16enne alla Procura di Marsala: “Non capiva, era totalmente plagiata da lui. Lui la obbligava a mandargli messaggi dalla classe ogni 5 minuti per avere la prova che fosse a lezione. C’è voluto un po’ ma si è resa conto che era la decisione giusta”.
A cura di Ida Artiaco
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"Andava a scuola, usciva con le amiche, da quando ha cominciato a frequentarlo tutto è cambiato. Non si truccava più, aveva modificato il modo di vestirsi perché lui l’accusava di essere troppo provocante, non uscivano perché lui sosteneva che non fosse necessario frequentare altri".

A parlare è la mamma della ragazza di 16 anni vittima di comportamenti ossessivi da parte del fidanzato di 21, che la donna ha denunciato per stalking alla Procura di Marsala. Il giovane è ora indagato e il gip, accogliendo la richiesta del pm Roberto Piscitello, gli ha imposto di restare distante almeno 300 metri dall'adolescente. Per entrambi è stato inoltre disposto l'uso del braccialetto elettronico.

La mamma della ragazza ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera perché ha deciso di intervenire per mettere fine a quella che le sembrava una relazione tossica per la figlia, soprattutto dopo la scomparsa e poi l'omicidio di Giulia Cecchettin. "Non sopportavo più di vedere mia figlia in quello stato: sempre triste, agitata. Dovevo fare qualcosa e, falliti i tentativi di convincerla a interrompere una relazione che a me pareva tossica, non mi è rimasto che denunciare lui", ha detto.

La donna ha ricordato che "giorno dopo giorno l’ho vista trasformarsi. Prima era tranquilla, spensierata". Poi, sono cominciati i problemi, anche a scuola. "Lui la obbligava a mandargli messaggi dalla classe ogni 5 minuti per avere la prova che fosse a lezione. E infatti dopo un po’ mi ha chiamato la preside. Doveva fargli videochiamate anche a tavola per dimostrargli che fosse realmente con noi a pranzo. Pensi che le ha vietato di andare dal cardiologo perché non voleva che a visitarla fosse un uomo. Quando tornava da scuola doveva filmarsi durante tutto il tragitto per dimostrargli che non si fermava a parlare con nessuno. A un certo punto mia figlia ha avuto un crollo", ha aggiunto.

Sua figlia, ha continuato la donna, "non capiva, era totalmente plagiata da lui. C’è voluto un po’ ma si è resa conto che era la decisione giusta. Lui non la può avvicinare, gli hanno imposto il braccialetto elettronico e per verificare che mantenga la distanza di 300 metri anche lei deve indossare un dispositivo di controllo. Da un po’ è molto più serena. Finalmente ci siamo riprese la nostra vita", ha concluso.

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