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Lecce, mamma costringe figlia 13enne a fare sesso telefonico col 52enne conosciuto su Instagram: arrestati

La terribile storia a Lecce dove alla ragazzina di 13 anni non è bastato denunciare e far scattare l’inchiesta. I suoi aguzzini avrebbero continuato a tormentarla fino all’arresto della madre 46ene e dell’amico virtuale della donna.
A cura di Antonio Palma
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Era accusata di aver costretto la figlia 13enne a inviare video e foto hard a un uomo che lei aveva conosciuto sui social ma, nonostante le indagini, i due avrebbero continuato a molestare la ragazzina spingendola a un’integrazione di denuncia sfociata con l’arresto di madre e amico. Sono gli ulteriori sviluppi della terribile vicenda emersa nei mesi scorsi a Lecce e che vede indagata una donna di 46 anni e il suo compagno virtuale, accusati a vario titolo per i reati atti sessuali con minorenni, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e detenzione di materiale pedopornografico.

Nei giorni scorsi, come racconta il Corriere del mezzogiorno, la ragazzina è stata sentita nel corso di un incidente probatorio per cristallizzare il suo racconto in vista del probabile processo e avrebbe confermato tutto mentre l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa della donna è stata rigettata. Secondo la denuncia del padre della minore e del racconto della stessa 13enne, i fatti sarebbero andati avanti per oltre tre anni e cioè da quando la donna si era invaghita di un 52enne milanese conosciuto online su Instagram.

La donna avrebbe spinto la piccola a compiere atti di autoerotismo durante video chiamate e a inviare centinaia di foto hard all’uomo. Una pratica che sarebbe andata avanti per lungo tempo e che avrebbe portato anche a maltrattamenti fisici nei confronti dell’adolescente quando si rifiutava. Ogni volta che lei si rifiutava di assecondare il 52enne, infatti, la donna le avrebbe procurato dei tagli sulle braccia e sulle gambe e le avrebbe tagliato ciocche di capelli.

Col tempo l’uomo inoltre sarebbe diventato sempre più possessivo chiedendo di sapere ogni spostamento della ragazzina. Era arrivato a regalarle un telefono sul quale aveva installato app spia per sapere ogni suo spostamento e conversazione. Per soddisfare le richieste dell’uomo, la madre della ragazzina sarebbe addirittura arrivata a somministrare al marito dosi massicce di ansiolitici per farlo addormentare. Proprio l’uomo però aveva fatto scattare l’inchiesta dopo aver scoperto sul cellulare della figlia le conversazioni con l’adulto. Dopo aver denunciato i fatti, la ragazza ora vive proprio col padre, che nel frattempo ha dovuto seguire una terapia per disintossicarsi.

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