Maltempo: piena del Lamone, allagamenti e persone isolate. Vento scoperchia una piscina nel Bolognese

In mattinata il fiume Lamone ha superato il livello di allerta rossa a Marradi (Firenze) e ha raggiunto il record di 2,68 metri. Il corso d’acqua è esondato in alcuni punti: ci sono stati allagamenti e alcune famiglie sono rimaste isolate. Disagi anche in Emilia-Romagna a causa del forte vento. A Ozzano, nel Bolognese, le raffiche hanno scoperchiato la piscina comunale.
A cura di Eleonora Panseri
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La piena del fiume Lamone.
La piena del fiume Lamone.

Ancora una volta il maltempo ha sferzato l'Italia. Anche per domani è previsto il passaggio di una perturbazione sul Mediterraneo centrale con piogge e temporali.

Oggi, martedì 28 gennaio, sono state particolarmente colpite la Liguria e la Toscana.  Si sono verificate frane e smottamenti nel genovese, mentre una bomba d'acqua ha colpito il capoluogo toscano.

A Marradi (Firenze) piena record del fiume Lamone, esondazioni in più punti

In mattinata il fiume Lamone ha superato il livello di allerta rossa a Marradi, in provincia di Firenze, e ha raggiunto il record di 2,68 metri che è fortunatamente sceso con il passare delle ore sotto il primo livello di guardia.

Vigne, frutteti e campi coltivati sono finiti sott'acqua a seguito delle piogge intense che si sono abbattute sul crinale appenninico tra Toscana e Ravennate. E a farne le spese, ancora una volta, è stato il comparto agricolo con i fondi di alcune aziende, già colpite dalle precedenti alluvioni, ancora una volta totalmente sommersi.

La denuncia è arrivati da Coldiretti-Ravenna secondo la quale sono stati sufficienti circa 65 millimetri di pioggia per mandare in crisi la tenuta arginale lungo la vallata del Lamone, con il fiume che tra la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio è esondato in più punti. Anche in altre località, come Biforco e Campigno, infatti, si sono verificati smottamenti, allagamenti e alcune famiglie sono rimaste isolate.

“Abbiamo risolto diversi allagamenti stradali, ma alcune abitazioni restano danneggiate. Ci tengo a precisare che non ci sono danni come le precedenti alluvioni, ma è chiaro che sono lavori aggiuntivi che richiede l’investimento tempo e risorse", ha detto il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti.

In Emilia-Romagna pali della luce piegati dal forte vento e alberi sradicati

Oggi anche il forte vento ha causato danni e disagi a Bologna e in Emilia-Romagna. Le raffiche sono riuscite a piegare numerosi lampioni all'interno di centri abitati, a partire dal capoluogo regionale. Il Comune di Bologna è stato costretto a chiudere al traffico il Pontelungo, già a mezzo servizio per i lavori di consolidamento delle arcate sul Reno.

I pali dell'illuminazione sono stati danneggiati dalle raffiche record. Come specificato dall'amministrazione, "la viabilità rimarrà interdetta presumibilmente per un paio di giorni, il tempo necessario alle operazioni di smontaggio dei pali e all'allestimento di un sistema di illuminazione provvisoria".

A Ozzano, comune della Città metropolitana, il vento ha scoperchiato il tetto della piscina comunale: tutte le persone che erano all'interno sono state evacuate e nessuno risulta ferito. La struttura è chiusa. "Spavento per chi era all'interno, il coperto è venuto via tutto in una volta ed è ‘atterrato' tra il giardino e il parcheggio. Fortunatamente nessuno si è fatto male. Importanti i danni alla struttura", ha detto il sindaco Luca Lelli.

A Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, nella zona industriale di Bosco, il tetto del capannone Li&Pra, azienda di pavimenti in legno, è stato completamente scoperchiato dal vento.  Sempre nel reggiano, anche a Casina un grosso albero è caduto a causa del vento ed è crollato in strada, creando disagi alla circolazione di automobili e mezzi pubblici. Due pali della luce sono caduti per il vento anche nella frazione di Ghiardo (Bibbiano) all'incrocio con Via Girondola. Uno dei due è stato trascinato in strada, rendendo necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

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