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Maltempo Piemonte, crolla il ponte tra Romagnano e Gattinara sul fiume Sesia. I dispersi sono 22

Gravi i danni causati dal maltempo in Piemonte. Nel Vercellese il ponte che collegava Gallinara a Romagnano è crollato a seguito di una piena del fiume Sesia. Il ponte era stato chiuso nella serata di ieri sera in via precauzionale ma riaperto oggi alle 12.30. Il crollo è avvenuto verso le 13.30. Si cercano eventuali feriti.
A cura di Filippo M. Capra
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Il ponte sul fiume Sesia
Il ponte sul fiume Sesia
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Il ponte che collega Gallinara a Romagnano non c'è più. Nel Vercellese la furia del fiume Sesia che scorre sotto alla costruzione l'ha fatto crollare a seguito dell'ondata di maltempo che ha gonfiato le acque che vi scorrono. In previsione dei nubifragi che si sono abbattuti sulla zona, il ponte era stato chiuso in via precauzionale nella serata di ieri ma oggi alle 12.30 era stato riaperto. Il crollo risale alle 13.30.

Ponte chiuso per precauzione ma riaperto in giornata, si cercano eventuali feriti

In azione le squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile per accertare che al momento del disastro non vi fossero veicoli presenti sul ponte. A dare notizia della caduta del ponte è stata la Provincia di Vercelli, nonostante il viadotto fosse di competenza della Provincia di Novara. Il lembo di asfalto che collegava le due località piemontesi era fondamentale per il traffico di veicoli diretti in Alta Valsesia, oltre che per tutti coloro che erano collegati ai paesi della Bassa Valle, di cui Gattinara fa parte.

Diretta Facebook poco prima del crollo dei sindaci di Gattinara e Romagnano

Increduli gli amministratoti locali che in occasione della riapertura odierna del ponte avevano fatto una diretta Facebook. I due primi cittadini, Alessandro Carini di Romagnano e Daniele Baglione di Gattinara erano stati poco prima del crollo sopra al viadotto. Il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, ha scritto su Facebook in descrizione alla foto del ponte ormai crollato che "mai avrei pensato di vedere questo".

Piemonte e Liguria chiedono lo stato di emergenza

Intanto sia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che il governatore della Liguria Giovanni Toti si apprestano a chiedere lo stato di emergenza a causa dei danni causati dall'ondata di maltempo che si è abbattuta sui rispettivi territori. A rendere nota la notizia è stato lo stesso Toti che in un punto stampa tenutosi dopo un confronto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha dichiarato: "C'è stata una perturbazione molto importante, le zone più colpite sono state quelle del ponente, e cogliamo l'occasione per esprimere solidarietà ai vicini francesi, colpiti in modo ancora più duro da questa ondata di maltempo". Toti ha poi rassicurato sul fatto che "non ci sono feriti, dispersi né vittime".

In Piemonte ventidue dispersi e un morto. Una vittima in Val d'Aosta

Diversa la questione invece in Piemonte, dove si registrano almeno ventidue persone disperse e un morto. A comunicare i dati aggiornati è stato il presidente della Regione, Cirio: "Abbiamo purtroppo registrato una vittima nel Vercellese, un ragazzo di trentasei anni, e abbiamo secondo i dati ufficiali della prefettura al momento 22 dispersi, specialmente concentrati tra le province di Cuneo, Vercelli e Biella. Questi sono i dati al momento, ma sono dati in forte evoluzione". Bilancio tragico anche in Val d'Aosta dove un vigile del fuoco ha perso la vita, rimasto schiacciato dalla caduta di un albero. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha mostrato su Facebook la sua vicinanza "a tutti i volontari e a tutte le forze in campo impegnate nelle difficili operazioni di soccorso". Il capo del Governo ha aggiunto di essere "in costante contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli", garantendo che "stiamo assicurando un monitoraggio continuo, in pieno coordinamento con i territori, di questa emergenza, con particolare riguardo alla Valle D'Aosta, al Piemonte e alla Liguria. L'attenzione del Governo è massima", ha infine concluso.

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