Maltempo in Toscana, autista illeso dopo una frana: “Ho sentito la strada crollare sotto il camion”

Una voragine che si apre nel terreno. Il mezzo pesante che spronfonda giù e l’autista che esce illeso. Il racconto di Pietro Macheda che dopo l’incidente è tornato a lavoro per aiutare gli alluvionati di Contea, in Toscana.
A cura di Gabriel Bernard
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"Il terreno è franato sotto le ruote. In un attimo mi sono ritrovato all’interno del camion che sprofondava giù. Ho visto la vita passarmi davanti. A 50 anni è un aneddoto da raccontare”. Pietro Macheda scherza mentre parla di ciò che gli è accaduto. Si è messo all’opera dalle 5 del mattino. Comanda la gru per caricare i mobili intrisi di ricordi degli abitanti della piccola frazione di Contea, in Toscana, ormai gonfi d’acqua per via dell’alluvione.

Era andato a verificare una strada a Dicomano insieme al suo titolare, Gianni Topalli, titolare della Top Costruzioni che in questi giorni d’emergenza sta lavorando incessantemente nelle località di Dicomano e Contea, gravemente colpite dal maltempo. Avevano finito la verifica, Pietro si era rimesso alla guida del mezzo pesante quando il terreno ha ceduto. Inghiottendo la strada e il camion.

In quel istante mi si è fermato il cuore” racconta Topalli. Poi aggiunge: “gli altri ragazzi sono corsi a controllare. Quando l’abbiamo visto uscire illeso è stato un sollievo”.
Pietro, insieme agli altri 50 uomini dell'azienda Top Costruzioni, non si è fermato un secondo. Nemmeno una frana è riuscita a farlo riposare. “Qui c’è gente che ha molto più bisogno di noi, non possiamo fermarci”.

Gianni non trattiene l'emozione davanti all'opera dei suoi uomini. "Sono davvero incredibili. Non si sono mai fermati, mai. Dobbiamo aiutare chi si trova in difficoltà e lo stanno facendo senza sosta. Voglio davvero ringraziarli per tutto questo".

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Nelle strade della frazione di Contea sono riversate pile di mobili gocciolanti. Si trovavano nelle cantine e nei garage dei residenti quando l’acqua è uscita dagli argini del fiume e ha inondato le strade e le case.
“Tutta la cantina è vuota. Ho buttato tutto, c’era acqua ovunque, non si è salvato niente”, racconta una signora con rammarico.

Ieri, quando la pioggia non smetteva di scendere e il fiume si era impossessato delle strade, la frazione di Contea appariva come un paese sommerso. L’acqua aveva inondato un parcheggio coprendo le auto fino al cofano. E chi viveva ai piani più alti poteva solo osservare impotente la violenza della corrente.

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