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Maltempo Emilia-Romagna, nel Parmense si spala il fango dalla strada: “Abbiamo dovuto fare tutto da soli”

A Mulazzano Ponte è esondato il torrente, con garage e cantine allagate. “Abbiamo dovuto fare tutto da soli” lamentano però alcuni cittadini. “Non abbiamo più niente”.
A cura di Beppe Facchini
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Forte ondata di maltempo su diverse province dell'Emilia-Romagna nella giornata di martedì 24 giugno, con diverse strade allagate, anche nei centri abitati, frane e piene di fiumi e torrenti che hanno tenuto col fiato sospeso gli abitanti di numerosi paesi lungo tutta la via Emilia, in modo particolare fra Piacenza e Modena. Tra le zone maggiormente colpite, però, c'è anche il parmense, con i comuni di Langhirano e Mulazzano Ponte, frazione della vicina Lesignano, con alcune delle situazioni più critiche.

Venti minuti, mezzora, ed era tutto pieno” racconta a Fanpage.it un residente del piccolo borgo, affacciato sul torrente Parma: è stata proprio l'esondazione del vicinissimo corso d'acqua a creare diversi problemi da queste parti, sebbene non si registrino feriti, danni gravi o cittadini che hanno dovuto lasciare la propria abitazione, a differenza di altre zone della regione. “Almeno mezzo metro d'acqua è venuto” spiega un altro residente, che prosegue: “Era già successa una cosa simile dieci anni fa, ma più leggera”. “Non abbiamo più niente” dice invece una donna che vive nello stesso palazzo, mentre i giovani del paese danno una mano a chi ne ha bisogno, circondati anche dai tanti ricordi che dalle cantine sommerse finiranno presto tra i rifiuti. “Abbiamo dovuto fare tutto da soli” lamenta inoltre più di uno.

Dell'allerta diramata già alla vigilia di un martedì da dimenticare per centinaia di persone, tutti ne erano comunque a conoscenza, tanto che nessuno ammette di essersi fatto sorprendere dall'acqua sopraggiunta in numerosi garage e cantine, alle prime ore dell'alba, dopo una nottata intera di pioggia ininterrotta. A far storcere il naso, come spesso accade in questi casi, è la macchina dei soccorsi ritenuta talvolta troppo lenta, ma protezione civile e vigili del fuoco non hanno mai smesso di fare quanto necessario per liberare gli spazi allagati. “I sacchi li abbiamo dovuti prendere noi” ricordano altri. “Adesso hanno iniziato a liberare tutto -conclude un altro giovane residente- ora dobbiamo solo aspettare i vigili del fuoco fanno il loro e poi noi possiamo fare il resto”.

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