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Maltempo, 10 milioni di italiani restano al freddo

L’analisi di Coldiretti: raddoppiato il numero di italiani costretti a subire il freddo a causa di precarie condizioni economiche. Problemi anche per le attività commerciali.
A cura di Redazione
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Il ministro ha fatto il punto al Senato riguardo l’ondata di maltempo vissuta nel Paese facendo accenno anche alla situazione di Roma e dicendo che Alemanno era stato avvertito delle violente nevicate. “Forte probabilità di nuovi eventi eccezionali”, l’Italia si prepara alla neve prevista già da domani.

Con il brusco abbassamento delle temperature sono oltre 10 milioni gli italiani al freddo che non riescono a riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Il dato emerge da un'analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che è praticamente raddoppiato il numero di italiani costretti a subire il freddo, sulla base dei dati Istat. Oltre un italiano su cinque (21,1 per cento) – sottolinea la Coldiretti – ha dichiarato di trovarsi in questa situazione di disagio mentre erano circa la metà prima dell’inizio della crisi nel 2007 (il 10,7 per cento). Il problema dei costi è grave – precisa la Coldiretti – anche le attività economiche ed in particolare quelle legate all’agricoltura e all’alimentazione.

Se negli allevamenti, soprattutto di polli e maiali è pesante il conto del riscaldamento in un momento difficile di crisi, nonostante l’arrivo del gelo per le serre destinate alla coltivazione di piante, fiori e ortaggi – denuncia la Coldiretti – non è stato ancora emanato il decreto di attuazione della norma contenuta nel “Decreto del Fare” che rende applicabile l’agevolazione sul gasolio con il taglio dell’accisa. A rischio – sottolinea la Coldiretti – c’è un settore di punta dell’agroalimentare Made in Italy che serve il mercato nazionale ed alimenta anche un consistente flusso di esportazioni. Complessivamente il settore florovivaistico contribuisce con un fatturato di oltre 3 miliardi ad oltre il 6 pwer cento del totale alla produzione agricola nazionale. Il saldo attivo nella bilancia import/export – conclude la Coldiretti – è stato pari a oltre 160 milioni di euro nel 2012 ed è importante garantire la competitività del sistema per agganciare la ripresa economica, già partita in altri Paesi.

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