Maltempo, Cogne è in ginocchio: città isolata, senza acqua né strade. Centinaia di evacuazioni in corso
Cogne è in ginocchio. La cittadina valdostana, cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso e gioiello delle Alpi, è isolata da ore a causa del crollo di un'ampia porzione della strada statale che collega il borgo al fondovalle, in particolare al capoluogo Aosta. Centinaia di soccorritori sono al lavoro dalla scorsa notte e almeno 300 persone sono state evacuate in elicottero, delle quali 200 dalla Valnontey e 100 da Cogne.
Cogne, cinque elicotteri in volo per le evacuazioni
Nel comune ieri sera – in base a una stima della Protezione civile regionale – si trovavano circa 700 turisti, oltre ai residenti (il paese ne conta 1.300). Sono cinque i velivoli al lavoro al momento per condurre a valle le persone: tre della Protezione civile regionale, uno della Guardia di finanza e un altro del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La base per gli atterraggi e i decolli è ad Aymavilles. I turisti evacuati possono portare con sé solo lo stretto necessario per evitare di ingombrare gli elicotteri con troppi bagagli. Solo in un secondo momento potranno recuperare i loro effetti personali e, quando la viabilità sarà ripristinata, anche le loro auto.
Serviranno settimane per riaprire la strada per Cogne
L'attesa per il recupero delle vetture rischia di essere molto lunga. Secondo Valerio Segor, direttore protezione civile valdostana, "nella più ottimistica delle ipotesi ci vorranno settimane per ripristinare la strada per la vallata di Cogne, da ieri isolata dopo che una serie di colate detritiche e esondazioni hanno interrotto la viabilità. Ci sono dei tratti di strada completamente asportati". Un primo dissesto, più contenuto, si è verificato poco dopo il ponte di Chevril, su un tratto di circa 80/100 metri, sul quale una squadra sta già intervenendo dalle 6 di questa mattina. "Sembra la più semplice da risolvere, anche se ha comportato un danno all’acquedotto di Aymavilles", ha spiegato Segor.
Più complicati i dissesti a monte. "Al km 9+600 c’è un dissesto più significativo, sul quale si stanno facendo le valutazioni, ma il problema principale è che l’acqua della Grand Evya è ancora molto grossa e tocca il piede di questa erosione". Grave anche la situazione in diverse frazioni, danneggiato anche l'acquedotto che trasporta acqua a Cogne.
Danni gravi nel centro di Cervinia
Nella Valtournenche l'esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia, allagando anche dei negozi. Chiusa nella notte, la regionale per raggiungere la località è stata riaperta stamane. Più in basso nella stessa vallata, ad Antey-Saint-André, è stato evacuato un campeggio e gli ospiti sono stati distribuiti in varie strutture ricettive.
Evacuazioni anche in Piemonte
Per quanto riguarda il Piemonte sono in corso nel Verbano-Cusio-Ossola le operazioni di evacuazione di 120 persone bloccate nella zona dell'Alpe Veglia dopo l'ondata di maltempo delle scorse ore. Sono al lavoro due elicotteri dei vigili del fuoco. Una trentina di persone è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Vco, dopo l'ondata di maltempo delle scorse ore. La causa è l'uscita dall'alveo, in diversi punti, del fiume Anza nella zona dell'alpe Burki. Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, fa presente che "non c'è alcuna situazione di emergenza" e che è stato rivolto l'invito a "non muoversi e non lasciare il posto in cui si trovano".
Tre morti in Francia, due in Svizzera
Intanto all'estero si contano almeno due morti accertati e un disperso nel Canton Ticino, in Svizzera, territorio colpito da violenti nubifragi che durano da giorni, mentre anche in Francia si registrano tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento. L'incidente è avvenuto a Rosnay-l'Hôpital ieri sera fra le 19 e le 20.