Maltempo, allerta meteo gialla in Sicilia per rischio temporali giovedì 2 gennaio
Dopo un Capodanno con tempo stabile, da domani, giovedì 2 gennaio 2025, è previsto un netto cambio della circolazione atmosferica. La prima perturbazione dell’anno si sposterà dalle regioni settentrionali verso quelle meridionali entro venerdì 3, seguita da correnti fredde che daranno luogo a un generale calo termico.
Per la giornata di domani la Protezione Civile ha diramato e pubblicato sul proprio sito un avviso per temporali e rischio idrogeologico su alcuni settori della Sicilia. L'allerta è di colore giallo (ordinaria criticità). Di seguito tutti i dettagli.
Allerta meteo gialla in Sicilia: i settori a rischio giovedì 2 gennaio 2025
Il bollettino con cui la Protezione Civile ha disposto l'allerta gialla su alcuni settori Sicilia prevede nella giornata di domani, giovedì 2 gennaio, piogge sparse, anche a carattere di rovescio o temporale su Pantelleria e lsole Pelagie, con quantitativi cumulati da deboli a moderati.
- Ordinaria criticità per rischio temporali/allerta gialla:
Sicilia: Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Centro-Meridionale e isole Pelagie - Ordinaria criticità per rischio idrogeologico/allerta gialla:
Sicilia: Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Centro-Meridionale e isole Pelagie
Meteo, le previsioni di giovedì 2 gennaio 2025
Nella giornata di domani, giovedì 2 gennaio, il cielo sarà da nuvoloso a coperto al Nord e nelle regioni centrali tirreniche, con maggiori schiarite nel resto d’Italia. Ci sarà qualche annuvolamento e possibili precipitazioni nei settori meridionali della Sicilia. Qualche pioggia possibile anche tra Liguria e Toscana e sulla Venezia Giulia.
Nel pomeriggio sono attese nevicate, inizialmente oltre 1200 metri sulla Valle d’Aosta, in estensione al resto dell’arco alpino di confine verso sera, con quota neve in ribasso. Sempre in serata deboli piogge possibili anche sul Lazio.
Le temperature minime saranno in rialzo al Centro-Nord, mentre le massime caleranno su Alpi e Nord-ovest. In rialzo, invece, in Emilia Romagna e regioni del medio e basso Adriatico.