Malore dopo l’operazione estetica al seno, Helen Comin muore e lascia 4 figli: aperta un’inchiesta
Sarà l’autopsia a chiarire l’esatta causa di morte di Helen Comin, cinquantenne mamma veneta morta dopo un malore sopraggiunto dopo un'operazione estetica al seno alla quale si era sottoposta in una clinica privata di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Dopo la denuncia dei familiari, la Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di omicidio colposo. Sul registro degli indagati sono finiti subito i due medici responsabili dell’operazione, il chirurgo e l'anestesista.
Al momento è un atto dovuto per consentire loro di nominare dei periti di parte che possano assistere all’autopsia disposta dagli stessi pm sulla salma della 50enne residente con la famiglia a Pozzetto di Cittadella, in provincia di Padova. Secondo i parenti, Helen non soffriva di malattie croniche né di particolari problemi di salute e quando si è rivolta alla clinica per il ritocco estetico, i medici non avrebbero riscontrato nessuna controindicazione all’intervento.
La stessa operazione sembrava riuscita ma poco dopo qualcosa è andato sorto. La donna si è sentita male poco dopo la fine dell’intervento, mentre si trovava ricoverata nella clinica privata, e nonostante intervento dei sanitari presenti, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Visto il quadro clinico grave, è stato disposto il suo trasferimento immediato all’ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto.
Helen Comin è stata ricoverata subito nel reparto di rianimazione dell’ospedale dove però, nonostante gli sforzi dei medici, non si è mai più ripresa, fino al decesso. Ora sarà l’esame post mortem, che sarà condotto dal medico legale nei prossimi giorni, a chiarire se via sia un nesso tra decesso e operazione al seno.
La tragedia ha sconvolto la comunità locale dove la donna era molto conosciuta e descritta come una persona generosa, positiva e sempre pronta ad aiutare gli altri. “Mamma è un’anima gentile e sempre rispettosa dell’altro, il nostro punto di riferimento” è il messaggio toccante della figlia della 50enne che recentemente aveva realizzato uno dei suoi sogni aprendo una propria attività commerciale a Rosà.
