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Malasanità a Messina: larve di moscerino nel naso di un paziente

Ennesima storia di malasanità negli ospedali italiani: la moglie di un paziente ricoverato nel reparto rianimazione del Policlinico di Messina ha trovato nel naso di suo marito diverse larve di mosche. Sul caso adesso stanno indagando i Nas.
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larve naso

Una storia che ha dell'incredibile: nel naso di un paziente di 55 anni, ricoverato in reparto rianimazione, sono state ritrovate larve di moscerino. E' successo al Policlinico di Messina, dove l'uomo si trova da due mesi per via di un aneurisma cerebrale. L'orribile scoperta è stata portata alla luce dalla moglie del malato, la signora Maria Napoli, che ha fatto presente la situazione fatiscente dell'intera struttura. Le condizioni dell'ospedale, infatti, sembrano essere tutt'altro che salubri dal momento che, secondo quanto ha detto la signora a Repubblica.it, già da qualche giorno lei e la figlia avevano reclamato la presenza degli insetti:

Avevo chiesto insieme a mia figlia di coprire con una garza il naso e la bocca di mio marito per evitare che questi insetti deponessero uova o si appoggiassero su di lui ma siamo state quasi derise. Poi ieri sui peli interni del naso abbiamo notato le larve. E' stata una scena agghiacciante, mio marito sembrava un morto. A quel punto abbiamo chiamato la polizia che subito ieri pomeriggio è intervenuta.

I sanitari, nella persona del direttore dell'unità operativa, Angelo Sinardi, sono immediatamente intervenuti per togliere le larve e si sono scusati con i familiari dell'uomo. Nonostante il fatto non abbia avuto ripercussioni sulla salute del paziente, la signora Napoli chiede che venga fatta luce sulla vicenda perché dice: "Non è possibile che in un ospedale vi siano condizioni igienico sanitarie da terzo mondo".

A tal proposito sul caso ha deciso di far luce il presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, Ignazio Marino, che  ha chiesto ai Nas di aprire un'istruttoria per verificare la situazione- igienico sanitaria dell'intera struttura; in merito all'avvenimento ha poi chiosato:

Sono allibito da quanto accaduto a Messina. Ho già chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di avviare una istruttoria. Posso solo immaginare lo choc provato dai familiari. Questo caso è di una gravità inaudita, perché non solo certifica uno stato di abbandono del paziente anche nella più elementare assistenza dell’igiene del corpo. E’ la evidente conseguenza di un degrado da accertare al più presto.

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