Batterio killer in Inghilterra fa 12 vittime: “È un’epidemia. Sintomi: mal di gola e macchie”.
È una vera e propria epidemia quella che è scoppiata in Inghilterra e che ha già fatto ben 12 morti da febbraio ad oggi. Una situazione che le autorità sanitarie hanno definito seria, lanciando un appello a tutti coloro che presentino sintomi come mal di gola, ingrossamento dei linfonodi nel collo, tonsille dilatate, eruzioni cutanee, raccolte di pus sulle tonsille, minuscole chiazze rosse sul palato, mal di testa e dolori addominali, che sarebbero dovuti ad un misterioso batterio killer che sta creando il panico a Londra e dintorni. Se si manifesta anche una di queste condizioni è necessario recarsi dal medico che provvederà a effettuare un tampone.
La malattia che ne deriva ha un nome: si tratta di streptococco invasivo di gruppo A, iGAS, di cui sono stati diagnosticati in totale 32 casi. Un terzo di questi si è rivelato mortale. Il focolaio della patologia è stato localizzato nella contea dell'Essex. Secondo gli esperti, c'è ancora il rischio di contagio, che può avvenire attraverso starnuti, baci e persino contatto della pelle, dal momento che questo batterio si trova proprio nella gola e sulla pelle.
Sintomi e terapia per la malattia causata dal batterio killer
Ma come fare a capire se si è stati contagiati? Un portavoce del ministero della Salute britannico ha detto alla stampa locale che i sintomi della malattia sono simili a quelli di una ferita. "Fate attenzione ai dolori alla pelle, al rossore intorno all'esterno, il calore in eccesso o lo scarico dalla zona della ferita. Altri sintomi includono febbre o sensazione di malessere generale, stanchezza o perdita di appetito". Tuttavia, un modo di guarire ci sarebbe. "Il rischio di contrarre l'iGAS è molto basso per la stragrande maggioranza delle persone, colpisce soprattutto le persone anziane – ha detto Rachel Hearn, direttrice dell'assistenza infermieristica e di qualità, del gruppo clinico del Mid Essex Hospital – e il trattamento con antibiotici è molto efficace se avviato in anticipo. Continueremo a collaborare con i nostri partner per indagare su come si è verificato questo focolaio e compiere ogni possibile passo per garantire la protezione della nostra comunità locale". Intanto, i ricercatori sono alle prese con analisi e approfondimenti per capire da dove arrivi questo pericoloso batterio: "Al momento, nonostante ci sia un'indagine in corso, non siamo ancora in grado di identificarne la natura", hanno detto gli esperti.
Il primo caso di morte dovuta al batterio killer a febbraio
Stando a quanto ricostruisce la BBC, i soggetti più a rischio sarebbero gli anziani. Per questo sono state somministrate delle cure antibiotiche al personale che lavora negli ospedali o nelle case di cura in via del tutto precauzionale. Il primo caso di morte legata al batterio killer risalirebbe allo scorso febbraio, ma il numero di decessi è cominciato a salire già a marzo, tutti concentrati nella contea dell'Essex, creando una epidemia che Mike Bewick ha definito "senza precedenti nel Regno Unito". Gli ultimi due casi mortali si sono registrati nelle scorse settimane e il focolaio sarebbe ancora in corso, cominciato a Braintree e diffusosi anche a Chelmsford e Maldon, secondo un rapporto della commissione clinica Mid Essex.