Magliette “Easy Rider”, Fonda contro Dolce & Gabbana e Nordstrom
Riflettori puntati su Dolce & Gabbana ovvero Domenico Dolce e Stefano Gabbana che, dopo la condanna per evasione fiscale e la protesta contro il Comune di Milano con tanto di chiusura delle prestigiose boutique del capoluogo lombardo, dovranno fare i conti con l'attore e regista statunitense Peter Fonda che, secondo Il Corriere, li avrebbe citati per danni a causa delle magliette con una foto in bianco e nero dell'attore, dedicate di fatto al film del 1969 "Easy Rider" di cui Peter Fonda è stato produttore, autore e interprete. Il problema sta nel fatto che nessuno gli avrebbe chiesto l'autorizzazione a stampare il suo volto nelle t-shirt dal momento che queste potrebbero causargli "un danno alla sua pace interiore, alla sua felicità, ai suoi sentimenti e alla sua immagine, nonché una perdita in termini di valore pubblicitario di mercato, presente e futuro" stando alla denuncia presentata venerdì scorso alla Corte Superiore della California. I due coimputati sarebbero Dolce & Gabbana e la Nordstrom ai quali sarebbe stata avanzata una richiesta di risarcimento di almeno 6 milioni di dollari, escluse le spese legali, gli interessi e i profitti derivati dalla vendita delle magliette. Se la Nordstrom ha fatto sapere di essere a conoscenza di questa vicenda, nessun commento è giunto da D&G. "La nostra speranza è che ci si riesca a sedere attorno ad un tavolo per trovare un accordo ma in caso contrario si arriverà al contenzioso" spiega Jeffrey Gersh, uno degli avvocati. Infine, come svela il magazine WWD, da lunedì le t-shirt "Easy Rider" sarebbero scomparse dai cataloghi online di Dolce & Gabbana e Nordstrom.