Sentenza Magherini, Fabio Anselmo: “Sembra una prova di forza contro le vittime di abusi”
Dopo la sentenza ‘choc' della Corte di Cassazione sul caso Magherini, ovvero l'assoluzione dei tre carabinieri che cagionarono la morte dell'ex calciatore durante un fermo, è infuriata una polemica che non teme confronti."Sentenza politica" ha detto Andrea Magherini a Fanpage.it, "Mio fratello (come Aldro, Riccardo Magherini è morto per asfissia postural, ndr) è stato picchiato, come si fa a dire che il fatto non costiruisce reato?". Ma è proprio nei concetti di colpa e reato che risiede, per i giudici di Cassazione, il discrimine tra innocenza e colpevolezza. Abbiamo chiesto all'avvocato Fabio Anselmo, legale di parte civile, di spiegarci perché.
Ci spiega come si arriva all'assoluzione de tre militari precedentemente condannati?
"I tre carabinieri, secondo la corte di cassazione, avrebbero cagionato la morte con le loro azioni eppure quella, per la corte, non è una ‘colpa' imputabile.
Lo hanno schiacciato con il petto al suolo cagionando l'asfissia: cosa manca per definirlo reato?
"Manca il fattore soggettivo. Quello oggettivo, il nesso causale tra le loro azioni e la morte di Riccardo è stato riconosciuto, manca il fattore soggettivo, la coscienza e volontà dell'azione che prefigura la colpa".
E crolla il castello accusatorio di due processi. Qual è ora la strategia legale che seguirete?
"È troppo resto, stiamo ancora studiando, ma non escludiamo il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo".
I familiari di Riccardo hanno già espresso la loro rabbia, Quali sono i suoi sentimenti in proposito?
Come ho detto a poche ore dalla pronuncia della Corte, provo tanta amarezza. Vivo questa sentenza come una prova di forza dell’Autorità verso i cittadini,