Mafia, indagine su Schifani: il gip rinvia la decisione sull’archiviazione

Il gip da Palermo, Piergiorgio Morosini, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'indagine per concorso in associazione mafiosa a carico del capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani. Il giudice ha fissato per il 23 luglio un’udienza in cui ascolterà accusa e difesa e poi deciderà sull’eventuale archiviazione. Il caso già in passato archiviato, era stata riaperto nel 2010. Lo scorso novembre la Procura di Palermo aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta nei confronti di Schifani. Il provvedimento da allora è all'ufficio gup per la valutazione e la decisione. Secondo l'accusa alla fine del biennio concesso per indagare non sarebbero emerse prove a sostenere quanto affermato in giudizio.
Schifani nel corso degli anni è stato additato come colluso da alcuni pentiti. Francesco Campanella, molto vicino al boss di Villabate, Nicola Mandalà, l'uomo che procurò a Bernardo Provenzano la falsa carta d'identità per recarsi in Francia durante la latitanza, aveva sostenne che la futura seconda carica dello Stato, in passato consulente del Comune di Villabate in materia urbanistica, "avrebbe suggerito le soluzioni tecniche per modificare il piano regolatore in modo da aderire agli interessi immobiliari e imprenditoriali di Nino Mandalà". Schifani querelò Campanella, il gip archiviò ma mise in discussione alcune dichiarazioni del collaboratore di giustizia. Stefano Lo Verso, altro pentito vicino al clan mafioso dei Mandalà, disse invece di avere saputo dal capomafia Nicola Mandalà che avevano "nelle mani Renato Schifani, Marcello Dell'Utri, Totò Cuffaro e Saverio Romano". Elementi che il pm non ha ritenuto sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio. Nell’inchiesta, sono confluite anche le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza.
In serata parla lo stesso capogruppo del Pdl in Senato. "Dopo due anni di notizie apprese a mezzo stampa dell'esistenza di un'indagine a mio carico, oggi finalmente ho avuto modo di prendere visione della motivata richiesta di archiviazione sottoscritta dal pool antimafia di Palermo" ha scritto il senatore in una nota, aggiungendo "Gli eventuali approfondimenti disposti dal giudice' confermeranno la mia assoluta estraneità ai fatti".