Mafia, blitz della polizia contro i fiancheggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro
E' scattato questa mattina all'alba un maxi blitz della polizia contro la rete di fiancheggiatori che protegge la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro: gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni disposte dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo in diversi comuni della provincia di Trapani. Complessivamente 17 persone sono state iscritte nel registro degli indagati nella nuova inchiesta. Le perquisizioni sono scattate a Mazara del Vallo, Castelvetrano, Santa Ninfa, Partanna, Salaparuta e Campobello di Mazara nei confronti di soggetti che nel corso degli anni sono stati arrestati per associazione mafiosa o che hanno avuto collegamenti con personaggi riconducibili a Cosa Nostra. Tra i 17 indagati anche individui che storicamente hanno avuto stretti rapporti con Messina Denaro.
L'operazione è stata eseguita da più di 150 uomini del Servizio centrale operativo (Sco), delle Squadre mobili di Trapani e Palermo e del Reparto prevenzione crimine che hanno perquisito case private, terreni, attività commerciali e imprenditoriali, anche con strumentazioni in grado di trovare covi o bunker sotterranei, allo scopo di raccogliere ogni possibile elemento utile alla cattura del boss.
Il blitz arriva a poco più di un mese da un'altra indagine della Direzione distrettuale antimafia che ha portato in carcere 21 persone tra boss e gregari dei clan di Castelvetrano, Partanna e Mazara del Vallo. A dicembre altri 30 presunti mafiosi erano finiti indagati dalla Dda sempre per aver favorito la latitanza di Messina Denaro.
Matteo Messina Denaro è latitante da 25 anni, cioè dal 2 giugno del 1993, mentre l'Italia era nel pieno della stagione delle stragi, degli attentati e della sfida di Cosa Nostra allo Stato. Oggi Messina Denaro è l'uomo più ricercato d'Italia e uno dei fuggiaschi più ricercati del mondo.