video suggerito
video suggerito

Mafia: arrestato Giuseppe Plutino, consigliere Pdl

Reggio Calabria: arrestato consigliere Pdl. Giuseppe Plutino è sotto accusa per concorso in associazione mafiosa e, secondo l’inchiesta, godeva del largo appoggio della mafia locale.
A cura di Carmine Della Pia
11 CONDIVISIONI
arresto consigliere pdl

Giuseppe Plutino, consigliere regionale del Pdl, è stato arrestato questa mattina a Reggio Calabria. Davanti alla questura, al momento dell’arresto, i giovani del quartiere di San Giorgio Extra lo hanno salutato ‘calorosamente’. Per il consigliere l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto non è da definire, direttamente, mafioso, bensì amico e referente politico della famiglia Caridi-Zindato-Borghetto. Le indagini che hanno portato all’arresto di Plutino, questa mattina, erano state avviate da una denuncia di Giovanni Nucera, segretario questore pidiellino del Consiglio regionale.

Referente della mafia reggina

Plutino, chiamato “compare Pino” dai giovani che questa mattina erano presenti al momento dell’arresto avvenuto a Reggio Calabria, avrebbe goduto dell’appoggio della mafia reggina per la sua escalation politica. Prima consigliere comunale dell’Udc, poi del Pdl, era stato assessore all’Ambiente di Palazzo San Giorgio. Nella scorsa primavera, poi, fu uno dei cinque consiglieri di maggioranza più votati in città. L’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa è dovuta ai contatti che aveva con la mafia locale, rapporti che avevano raggiunto l’apice quando  il consigliere stesso iniziò a premere per l'assunzione di un esponente del clan presso la sua Struttura Speciale. Plutino aveva esplicitamente chiesto a Giovanni Nucera, segretario questore del Consiglio regionale, di assumere l’esponente del clan, ma Nucera si era opposto fermamente. In seguito alle continue pressioni, però, il segretario aveva rimediato assumendo per tre mesi Maria Cuzzola del clan Borghetto. Allo scadere del contratto, ricominciavano le minacce per altri favori, fino a quando Nucera non aveva trovato una tanica di benzina con miccia innescata sulla propria auto. In seguito a quest’ultimo ‘segnale’, il segretario questore decide di denunciare il tutto alla polizia, e le indagini che porteranno all’arresto odierno di Giuseppe Plutino partono proprio da questo punto.

Campagna elettorale ‘esclusiva'

Il pm della Dda, Marco Colamonaci, riferisce che il consigliere regionale Pdl era personalmente impegnato nel premere all’assunzione degli esponenti del clan che, precedentemente, lo avevano aiutato per la sua carriera politica. Nel quartiere di San Giorgio Extra, precisamente nella zona della cosca, i soli manifesti elettorali che era possibile notare sui muri erano di Plutino. Uno stretto rapporto reciproco, per il quale il consigliere Pdl è definito “referente politico dei clan”. I  manifesti elettorali rappresentavano solo una parte dell’estesa campagna elettorale che i “compari” del consigliere portavano avanti da mesi.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views