Mafia, 36 arresti a Palermo tra cui i capi più influenti di Cosa Nostra (VIDEO)
Mafia, 36 arresti a Palermo
Stroncata la "nuova cupola" di Cosa Nostra
All’alba di stamane agenti della polizia, della guardia di finanza e carabinieri su ordine della Dda di Palermo hanno messo in atto tre importanti operazioni antimafia che hanno portato all’arresto di 36 persone, tra capi e “gregari”, tutti legati alla cosca di Brancaccio, San Lorenzo, Resuttana e Passo di Rigano. Dopo l'arresto avvenuto qualche settimana fa del boss della ‘ndrangheta Sebastiano Pelle arriva dunque un altro successo importante contro le organizzazioni criminali.
Le operazioni di stamane, secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbero infatti sventato il tentativo di queste famiglie mafiose di spicco di ricostituire Cosa Nostra: “Le indagini hanno sventato un tentativo di ricostituire la cupola, la commissione mafiosa di Cosa Nostra. Un tentativo cui lavorava Giulio Caporrimo, nuovo boss del mandamento di Tommaso Natale e uomo di fiducia del superboss Salvatore Lo Piccolo”.
Gli "scappati", ovvero i boss palermitani appartenenti alla cosca dei perdenti nella guerra dei corleonesi e costretti a fuggire negli Stati Uniti, si riunivano, infatti, periodicamente per discutere del futuro della cosca.
Gli inquirenti sono riusciti a risalire al fatto che, nonostante fossero in carcere, erano coinvolti attivamente nella gestione delle attività della cosca di Brancaccio i due boss mafiosi Giuseppe e Filippo Graviano. Secondo quanto emerso i due fratelli riuscivano infatti ad organizzare il loro “lavoro” in particolare attraverso una sorella, Nunzia Graviano, alla quale avevano affidato un ruolo di spicco nella cosca e che è stata oggi arrestata. La sorella dei famosi boss risiedeva a Roma in un’elegante palazzina: lì le veniva consegnato il denaro delle estorsioni e quello proveniente dalla gestione del patrimonio immobiliare.
L’operazione “Araba Fenice”
L'operazione di stamane chiamata "Araba Fenice" è stata coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e dei sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli: oltre agli attuali vertici operativi del mandamento di Brancaccio sono finiti in manette i loro più attivi fiancheggiatori.
I carabinieri hanno arrestato 15 mafiosi di Tommaso Natale, i poliziotti della squadra mobile hanno fermato a Brancaccio 17 persone tra cui, appunto, la sorella dei Graviano; mentre i carabinieri del Ros, diretti dal tenente colonnello Fabio Bottino, hanno messo le manette a quattro esponenti del mandamento di Passo di Rigano. Tra i reati contestati ai 36 arrestati ci sono, a vario titolo, associazioni a delinquere di stampo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.
Grazie ad alcune intercettazioni ambientali e telefoniche sono emersi dei contatti tra i mafiosi arrestati della costa di Brancaccio e diversi esponenti della ‘ndrangheta calabrese.