Maestro elementare in sciopero della fame per salvare “Bimbisvegli”: “Non cancellate la nostra scuola”
Non ci sono cattedre in aula, il materiale scolastico è condiviso, il metodo è apprezzato e citato in molte pubblicazioni, tesi di laurea e giornali e lo stesso Giampiero Monaca è un insegnante molto conosciuto, eppure "Bimbisvegli", un progetto di didattica outdoor, corre il rischio di venire cancellato. Giampiero Monaca è un maestro di scuola elementare di 49 anni che 15 anni fa ha creato questo metodo di insegnamento innovativo, in linea con le indicazioni ministeriali, che ha chiamato “Bimbisvegli”. Il metodo, che prende ispirazione tra gli altri da Montessori e dagli scout di Baden-Powell, non prevede voti, valutazioni e compiti a casa. Si impara dalla natura, all’aperto, e la giornata si costruisce intorno a passeggiate, laboratori teatrali, si passeggia a piedi nudi.
La metodologia di insegnamento praticata da Giampiero Monaca è mal tollerata dalla dirigenza del plesso scolastico, con la quale il maestro sta conducendo una battaglia da diversi mesi. Dopo i contrasti sull'insegnamento, il 5 giugno è stata fatta rimuovere la bandiera della pace dal tetto della scuola: da allora maestri, genitori e nonni sono in assemblea permanente e dal 6 giugno il maestro Monaca, alla testa delle proteste, sta facendo lo sciopero della fame per cercare di salvare Bimbisvegli che corre il rischio di essere depennato dai programmi scolastici della zona. Ha perso già più di 11 chili.
Gli abitanti di Serravalle d'Asti, insegnanti, famiglie ed ex alunni del progetto Bimbisvegli hanno scritto una lettera al Ministro Patrizio Bianchi, chiedendo di poter continuare a esistere, anche se per ora le loro richieste non hanno avuto risposta. Anche l'amministrazione comunale di Asti è entrata in qualche modo nella partita, togliendo al gruppo in assemblea permanente il permesso per l'occupazione di suolo pubblico, dove erano montati i gazebo e si tenevano le assemblee quotidiane.
Nel 2017, quando Monaca ha portato il metodo Bimbisvegli nella piccola scuola di Serravalle d'Asti, c'erano 21 iscritti e, ad oggi, le iscrizioni per l'anno scolastico che comincia a settembre sono 63. Il metodo è tanto apprezzato che sono molte le famiglie residenti fuori provincia a portare a Serravalle i loro figli.
"Darò al ministero tutto il tempo di cui hanno bisogno – spiega il maestro Monaca – e quindi non interromperò il digiuno fino a quando non avrò risposta alle mie domande. Sono domande semplici, il progetto continuerà o no? È un progetto scalabile, che può funzionare anche per tante altre scuole o no?"
Diverse le reazioni dal mondo della politica, dall'ex ministro Lucia Azzolina che su Facebook parla di Bimbisvegli come di "un'eccellenza educativa" fino alle interrogazioni parlamentari in Senato, a firma Bianca Granato, e alla Camera, a firma Federico Fornaro di Leu.