Maddie McCann, terzo giorno di ricerche in Portogallo: “C’è una buona ragione se siamo qui”
"Se siamo qui, è perché abbiamo un buon motivo". Così il procuratore Hans Christian Wolters, parlando al canale televisivo RTL, ha spiegato perché la polizia tedesca, coordinata da quella portoghese e sotto la supervisione dei colleghi inglesi, sta intensificando le ricerche di Maddie McCann, la bimba scomparsa da Praia da Luz, nel Portogallo del Sud, nel 2007 durante una vacanza con la famiglia quando aveva solo 4 anni.
Wolters ha aggiunto di non poter "fornire alcuna informazione concreta" su ciò che ha portato alla perquisizione della diga artificiale di Arade, in Algarve, a circa una trentina di chilometri dal luogo da cui la piccola Madeleine sparì 16 anni fa.
In particolare, squadre di sommozzatori, insieme a cani molecolari e a droni, starebbero cercando il pigiama rosa, o quello che ne resta, che la bambina indossava la sera della scomparsa. "L'unica cosa che vorrei chiarire è che le informazioni che abbiamo non provengono dal sospettato, quindi non abbiamo una confessione o qualcosa di simile ora", ha aggiunto Wolters.
Una fonte avrebbe infatti spiegato alla stampa locale che un informatore tedesco ha fornito agli investigatori dettagli presi "molto sul serio" relativi ai movimenti del principale sospettato per la scomparsa della bambina, il 45enne Cristian Brueckner, attualmente detenuto in Germania per aver violentato una donna di 72 anni nella stessa zona della regione dell'Algarve da cui è scomparsa McCann.
Un'altra fonte portoghese ha confidato al quotidiano inglese The Sun: "È chiaro che credono che ci possa essere qualcosa di molto importante qui, perché stanno impiegando più tempo del previsto per cercarlo. L'area di ricerca è in fase di ampliamento: la vegetazione che la ricopre viene tagliata per poter esaminare il terreno. Le indicazioni sono che l'operazione continuerà fino a giovedì e forse più a lungo".