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Macerata: 1.500 euro per uccidere, la brutale vendetta ai danni della ballerina

La ballerina uccisa a Macerata voleva troncare la relazione con il compagno 57enne. Questi aveva dato 1.500 euro a due complici per “darle una lezione”. Anche il figlio dell’uomo, un 24enne, ha partecipato alla vendetta. I 4 sono stati arrestati.
A cura di Carmine Della Pia
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ballerina romena uccisa

Una ragazza di 22 anni uccisa a bastonate su richiesta dell’ex compagno, un 57enne. Giorno dopo giorno è sempre più chiara la dinamica dell’omicidio avvenuto a Porta Potenza, Macerata, dove una ballerina romena è stata uccisa di botte e portata su una spiaggia. Sandro Carelli, il 57enne compagno della vittima, avrebbe dato 1.500 euro ai due complici, i 27enni Sebastian Capparucci e Silvio Giarmanà per “dare una lezione” alla 22enne Andreea, che voleva troncare la relazione: la ragazza era da tempo infedele, ma ultimamente si stava innamorando di un altro uomo. A completare il quadro, il figlio 24enne di Sandro, che avrebbe partecipato alla ‘missione’ in qualità di palo. Il legale di Carelli, avvocato Francesca Pettinelli, spiega che quella sera l’ex amante voleva “dare una lezione” alla ragazza, ma poi la situazione era sfuggita di mano. Per l’omicidio di Andreea Christina Marina sono stati arrestati i 4 uomini per concorso in omicidio volontario.

Uccisa con un bastone e una mazza di ferro

La 22enne Andreea lavorava in un night di Porta Potenza, Macerata, come ballerina. Nella notte tra giovedì e venerdì scorso rientrava a casa e notava che gli impianti d’illuminazione del suo condominio non erano più funzionanti. Erano stati i due complici dell’ex compagno a distruggere il neon dell’androne, l’attendevano fuori dall’ascensore. Qui, i balordi le avevano messo un sacchetto di plastica in testa e presa a bastonate. Sembra che Andreea avesse riconosciuto uno dei due ragazzi, e per questo l’aggressione sarebbe finita, poco dopo, in omicidio. Andrea era ancora agonizzante mentre veniva portata in spiaggia, dove gli aggressori la uccidevano e ne occultavano il cadavere sotto la sabbia.

Gli oggetti contundenti usati per l’aggressione sono due: un bastone di legno e una mazza di ferro. I due 27enni, forse pagati 1.500 euro per la ‘missione’, hanno avuto parte attiva nell’omicidio, ma Sandro, il compagno di Andrea, sarebbe arrivato alla fine dell’esecuzione per ‘controllare la situazione’. Un signore a passeggio con il cane aveva notato il cadavere della vittima in spiaggia ed aveva allertato le forze dell’ordine. In seguito a vari interrogatori eseguiti ai frequentatori del night club ‘Play’, dove la romena lavorava da qualche tempo, i carabinieri erano riusciti a risalire ai 4 uomini, in seguito posti in stato di fermo.

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